
Una precedente protesta alla Prima della Scala (Archivio)
La Prima della Scala oltre a essere un appuntamento irrinunciabile nel calendario culturale italiano e una vetrina per l'intera città di Milano è anche occasione di contestazioni e proteste della natura più varia. Non farà eccezione il debutto scaligero di domani, mercoledì 7 dicembre, quando al Piermarini andrà in scena il Boris Godunov, l'opera scritta dal compositore russo Modest Petrovič Musorgskij. Il vigore delle manifestazione, quest'anno, potrebbe venire alimentato dalla presenza, in contemporanea, del Capo dello Stato Sergio Mattarella, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e soprattutto la premier Giorgia Meloni.
I sindacati
La Cub, che sarà in piazza, ha lanciato una petizione online su change.org (al momento firmata da poco più di 100 persone) per dire a Meloni che non è benvenuta a Milano, città "medaglia d'oro della Resistenza", e protestare contro la manovra che fa tagli "con la motosega" alla cultura. "Reddito per tutti, miseria per nessuno: contestiamo la Meloni e tutta la casta": è lo slogan con cui saranno presenti anche gli antagonisti di centri sociali come il Cantiere e il Lambretta. E in piazza si preannuncia anche la presenza dei Si Cobas. E anche dei Cobas Lombardia e le diverse anime della campagna referendaria "No caro vita" che prima presenteranno il referendum e poi, dalle 18, ora d'inizio dell'opera, inizieranno una contestazione con cena "a lume di candela visto il periodo di austerity".
La comunità ucraina
In piazza ci sarà anche una delegazione formata da componenti della comunità ucraina. Il motivo? L'irritazione per la scelta di un'opera russa per la Prima e, soprattutto, per la presenza di un cantante da considerarsi "filo-putiniano" (questo a sentire i promotori dell'iniziativa). Gli ucraini si troveranno davanti a Palazzo Marino, a partire dalle ore 15.
"Questa è una manifestazione non contro la cultura, ma contro la propaganda russa, che strumentalizza la propria cultura per promuovere la narrazione antidemocratica e ultranazionalista del 'Russkij mir' (il Mondo Russo) in Occidente - si legge in una nota - Ildar Abdrazakov, il cantante a cui è assegnato il ruolo di Boris Godunov, si è esibito a Mosca il 3 settembre 2022 ricevendo complimenti direttamente da Putin. Ha inoltre partecipato a diversi concerti in Russia durante il cosiddetto 'Abdrazakov Fest' conclusosi il 19 ottobre 2022 ad Ufa. Ora questo artista chiaramente pro-putiniano, che non ha mai condannato la guerra della Russia contro l'Ucraina, ma anzi continua a far parte delle 'forze speciali culturali russe' che promuovono l'ideologia del rashismo, si esibirà alla Scala di Milano. Mentre in Ucraina, sotto i missili russi, ogni giorno muoiono civili innocenti".
Il dispositivo di sicurezza
Come negli ultimi anni verrà allestita una "zona rossa", con il transennamento dell'area circostante il teatro e delle vie di accesso. L'attenzione in città sarà alta non solo per quello, ma anche perché al mattino all'università Bocconi per l'evento 'La Bocconi, l'Italia, l'Europa' saranno presenti Matarella, von der Leyen e dovrebbe esserci anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani. E ancora al teatro dal Verme dove alla mattina saranno consegnati gli Ambrogini. Contro la consegna della benemerenza a Marco Cappato ha annunciato un presidio ProVita & Famiglia mentre al pomeriggio all'Arco della Pace torneranno a farsi i sentire i no vax.