
Lo stilista Giorgio Armani alla Scala nel 2015
Milano, 7 dicembre 2020 - Lui, che ha sempre vestito le ospiti più belle ed eleganti della Prima, e spesso le ha anche accompagnate - memorabile l'anno in cui si presentò insieme a Sophia Loren - quest'anno ha firmato i costumi di molti artisti, perché "c'è un legame così forte tra Milano e la Scala che non posso pensare - dice Giorgio Armani - all'una senza l'altra".
Tanto che - ricorda - "alla fine della guerra il teatro fu subito ricostruito, senza un dubbio o un'esitazione. E' un simbolo di resistenza intellettuale che si manifesta anche oggi, con la scelta di inaugurare la stagione - in quella sera di Sant'Ambrogio che scandisce il calendario milanese - con una diretta televisiva". Anche senza le luci del foyer e la gara tra le 'mises' più eleganti - mai dichiarata dagli ospiti, ma parte del rito del 7 dicembre - "ritengo questo spettacolo un appuntamento irrinunciabile al quale parteciperò seduto sul divano, ma con l'attenzione e la gioia di sempre per il meraviglioso mondo musicale nel quale ci invita e ci fa immergere".