VALERIANO MUSIU
Cronaca

Prezzi folli per i libri scolastici: “Fino a 500 euro per ogni studente. Dov’è il diritto allo studio?”

L’allarme di Federconsumatori: tra testi, cancelleria e corredo spesi oltre 1.300 euro in prima liceo. Genitori in coda alle librerie dell’usato: "Mettete un tetto ai prezzi"

Quest'anno si spenderà il 6,2% in più per il corredo scolastico e il 4% in più per i libri di testo

Anno dopo anno, andare a scuola costa sempre di più. In un contesto di aumento generalizzato dei costi, dalle vacanze alla benzina, la corsa dei prezzi non risparmia nemmeno l’istruzione. Con una differenza: "Il trend dei rincari per l’acquisto dei libri di testo e del materiale scolastico va avanti da più di dieci anni. Un rialzo continuo - sottolinea Carmelo Benenti, Presidente Federconsumatori Milano - che ha poco a che fare con le attuali difficoltà economiche, ma è un puro fenomeno speculativo: quando si avvicina l’inizio dell’anno scolastico, i commercianti aumentano i prezzi. È automatico".

Quest’anno non fa eccezione. Come si legge nel monitoraggio realizzato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori (ONF), rispetto al 2022, per ogni ragazzo, le famiglie si troveranno a sborsare il 6,2% in più per il corredo scolastico e il 4% in più per i libri di testo, che possono toccare costi fino a 500 euro. A Milano, questo significa ad esempio che, se nel 2022 un alunno del liceo classico spendeva in media 330 euro per i suoi libri del biennio, quest’anno ne dovrà pagare almeno 40 in più. "Si tratta di un aumento di quasi il 10%, anche se non c’è stata nessuna riforma dei programmi scolastici", continua Benenti.

I costi per medie e superiori

I rincari hanno ricadute diverse a seconda che i ragazzi e le ragazze vadano alle scuole medie o alle superiori: nel primo caso, per ogni studente la famiglia si trova a spendere circa 1100 euro tra libri e corredo scolastico; nel secondo caso, invece, la cifra lievita fino a 1300 euro. Praticamente la mensilità di uno stipendio medio.

Secondo Benenti, è proprio quella media la fascia più penalizzata: "Il governo si è concentrato sulle misure per aiutare le famiglie a basso reddito, dimenticandosi completamente di quelle con stipendi nella media. Ma se i costi continuano ad aumentare, soprattutto per i libri di testo, è evidente che serve mettere un tetto massimo di spesa per tutelare tutti. Altrimenti viene meno il diritto allo studio", continua Benenti.

Le strategie per risparmiare

Per risparmiare, tuttavia, si possono mettere alcune strategie in atto. La prima è puntare sul mercato dell’usato. Nonostante manchino poco meno di tre settimane all’inizio della scuola, in città sono già diverse le persone in coda in libreria per acquistare i libri di testo. Jose Pablo Tabios, operaio, ha tre figli che vanno tutti alle superiori. Anche lui ha deciso di provare a risparmiare con il mercato dell’usato: "A volte però è impossibile trovare testi usati e tocca comunque comprarli nuovi", si lamenta.

"Capita che alcuni professori non accettino i libri usati e insistano per far comprare le nuove edizioni. È un peccato perché, con il secondo hand, risparmio almeno un terzo", gli fa eco Jacopo Tuzzi, impiegato. "Mi sono perfino ritrovato a dover comprare libri che non sono mai stati aperti nemmeno una volta. Un paradosso totale", conclude Tuzzi. "Vediamo quanto sarà la stangata", mormora una signora al bancone.

In generale, la sensazione è la stessa per tutti: i libri scolastici costano caro. "Quest’anno sono 390 euro solo per i testi", osserva un po’ rassegnata Serena Scaffazzillo, impiegata. Suo figlio, 14 anni, a settembre inizierà a frequentare l’istituto alberghiero: "Abbiamo dovuto acquistare anche due divise e abbiamo pagato altri 450 euro. E mancano ancora quaderni e cancelleria. Gli aiuti ci sono, come la Dote Scuola della Regione, ma a volte è difficile capire come usufruirne. Siamo comunque nell’ambito della scuola dell’obbligo, bisognerebbe fare di più per abbassare i costi"