
In carca di una casa
Sesto San Giovanni (Milano) - È San Donato la città più cara, dove comprare casa secondo l’ultima rilevazione della commissione immobili della Camera di commercio di Milano. Il prezzo degli immobili torna a crescere nell’area metropolitana, dopo la frenata della pandemia. Si spende fino a 3.850 euro al metro quadro per l’acquisto di un appartamento nuovo in centro a San Donato. Costi in linea con Cernusco sul Naviglio che si attesta sui 3.800 euro al metro quadro. Seguono Arese con 3.600 euro, Cusano Milanino con 3.550 euro, Sesto San Giovanni con 3.250 euro, anche se secondo i dati dell’agenzia immobiliare Sogim per l’usato si va dai 1.600 ai 2.700 e per il nuovo si parte da 2.800 fino a 3.800 euro. Una ripresa che a Sesto si è vista in modo marcato già dal secondo semestre 2021, anche grazie alle agevolazioni per gli under36.
Tra i nuovi complessi ci sono le Terrazze Rondò del Gruppo Bnl/Bnp Paribas Italia, che entro l’anno prossimo riqualificherà l’edificio di piazza Oldrini dove c’era l’Inps. Monolocali da 174.500 euro, bilocali da 271.500, trilocali da 361mil euro per arrivare ai quadrilocali da 475mila. L’edificio godrà dell’aumento volumetrico del 20%: è il primo effetto della legge regionale sul recupero, assorbita dal nuovo Pgt sestese. Le nuove pratiche diventate abitudine con il Covid entrano a pieno titolo nella progettazione: non solo terrazza condominiale e palestra, ci sarà anche una sala per il co-working, organizzata con postazioni di lavoro individuali con tanto di saletta per gli incontri con i clienti.
"L’area metropolitana risulta apprezzata per la qualità della vita percepita, dimostrando tra l’altro di rispondere alle caratteristiche e ai trend dell’abitare che sono risultati premianti nel post pandemia - commenta Beatrice Zanolini, consigliera di Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi -. La domanda e il valore degli immobili crescono soprattutto per gli edifici recenti, spesso soggetti a interventi di riqualificazione incentivata". Per favorire prezzi agevolati, "alla quota già obbligatoria del 20% di convenzionata per gli ambiti di trasformazione, abbiamo previsto una premialità del 10% di aumento volumetrico ai costruttori che intendono sostenere la realizzazione di edifici per edilizia convenzionata", spiega l’assessore all’Urbanistica Antonio Lamiranda.