
Nato nel villaggio di Shala a Lipjan in Kosovo Endrit Ademi viveva a Rovato nel Bresciano
Originario del villaggio di Shala a Lipjan, in Kosovo, Endrit Ademi viveva a Rovato, nel Bresciano, ed era assunto a tempo indeterminato dall’azienda di edilizia Morina. In Italia da 6 anni, "era un bravo ragazzo e un gran lavoratore", dice un collega in lacrime. In via Bassini 39 a Lambrate, davanti al palazzo dove ieri mattina si è consumata la tragedia sul lavoro, sono in tanti ad avere gli occhi lucidi. Qualcuno tiene la testa tra le mani, disperato. "Era un mio amico", sussurra un altro collega. Qualcuno ha provato a contattare la famiglia del giovane, per dare la terribile notizia. I genitori di Endrit Ademi vivono in Kosovo insieme a uno dei fratelli del ventiquattrenne, mentre un secondo fratello risiede in Austria. Pochi giorni fa, stando alle foto che il ventiquattrenne aveva pubblicato sui social, aveva incontrato i suoi fratelli a Vienna. L’immagine di sé che mostrava su Facebook e Instagram è quella di un giovane curioso, che amava visitare luoghi, sia città con grattacieli e sia posti immersi nella natura. Non mancano le foto vista lago, con il verde attorno. Un ragazzo legato al suo Paese d’origine – sempre sui social aveva condiviso un video: “Shala, il villaggio dove vorresti vivere“ – ma che nello stesso tempo amava l’Italia, dove aveva trovato un lavoro, la sua dimensione. E chissà che futuro sognava.
Il sindaco di Rovato, Tiziano Belotti, è addolorato: "Un ragazzo non può morire a 24 anni, e certo non per guadagnarsi la giornata". Un pensiero che rappresenta il sentimento del paese dove il ventiquattrenne viveva. "È una tremenda tragedia che colpisce, in maniera crudele, tutta la nostra comunità", aggiunge il primo cittadino.
La Procura di Milano, con il pm Maria Cristina Ria, ha disposto l’autopsia e aperto un’inchiesta sulla morte del ragazzo, che era regolarmente assunto, per verificare le condizioni di sicurezza del cantiere. Così come la stessa Procura aprirà un’inchiesta anche per la morte di Roberto Vitale, 60 anni, deceduto durante la notte perché travolto dalla motrice di un camion nel piazzale del deposito della Dhl a Carpiano, nel Milanese.
Ieri, per ore, è proseguito il viavai nel condominio di via Bassini 39. Al lavoro, il personale Ats che dovrà accertare la dinamica, vigili del fuoco e polizia locale. "Noi – concludono i colleghi di Ademi – non possiamo che stringerci attorno alla sua famiglia". Il rappresentante di un’altra ditta, accorso in via Bassini, conclude dicendo che "lo conoscevo fin dallo scorso anno. Oggi doveva svolgere un intervento poco impegnativo. Ma è bastato un niente a far capitare l’irreparabile".
M.V.