
Un prete (foto di repertorio)
Milano, 16 luglio 2014 - Arrestato in flagranza di reato per spaccio e detenzione di cocaina: il protagonista è un sacerdote di 45 anni originario di Monza. Il religioso è in funzione come parroco in un paese vicino Stresa (Verbania) ed è stato arrestato a casa di amici nei giorni scorsi a Milano. Dopodiché ha confessato.
Intorno alle 23 di giovedì si trovava a un coca party a casa di conoscenti in piazza Anghilberto a Milano. I vicini hanno chiamato la polizia, sentendo uno degli invitati dare in escandescenze. All'arrivo degli agenti, il prete ha tentato di disfarsi della cocaina buttandola nel gabinetto, dove ha gettato anche il proprio passaporto fatto a pezzi, temendo di essere identificato. Solo lui è stato arrestato e ha ammesso in occasione dell'interrogatorio di garanzia, a cui ha partecipato difeso dall'avvocato. Ha dichiarato di fare uso di cocaina perché depresso, in seguito alla condanna nel settembre scorso per una truffa da 20mila euro a una donna da cui nel 2007 si è fatto fare un bonifico. In quell'occasione era stato assolto dall'accusa di circonvenzione di incapace. L'ordine d'arresto è scattato per ordine del pm Cristiana Roveda, ed è già stato convalidato dal gip Paolo Guidi. Il parroco ha precedenti per truffa.