Presidio in Centrale, 200 in corteo. Oggi protesta per Cospito a Opera

Manifestazione contro il carcere duro e lancio di fumogeni: "Fuori dalle galere". Colpito un operatore tv

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Il presidio in piazza Duca d’Aosta con circa 200 partecipanti: anarchici sì, ma anche giovani appartenenti ai collettivi studenteschi e ai centri sociali Kasciavit, Vittoria e Lambretta. Poi il corteo per le strade attorno alla Centrale, con lancio di fumogeni e un operatore tv leggermente ferito alla testa. Il rientro in stazione dopo un paio d’ore. È iniziata così, nel tardo pomeriggio di ieri, la due giorni di mobilitazione per Alfredo Cospito, che si chiuderà oggi pomeriggio alle 14.30 davanti all’ingresso del carcere di Opera, dov’è stato trasferito lunedì il cinquantacinquenne in sciopero della fame da 107 giorni: resta l’incognita sui numeri (arriveranno anche da fuori Regione come il 15 gennaio a Porta Genova?), anche perché quasi in contemporanea andrà in scena a Roma un corteo con partenza alle 15 da piazza Vittorio. Il motivo della protesta è sempre lo stesso: il regime di 41 bis per l’ideologo del Fai-Fri, già condannato a 10 anni e 8 mesi per la gambizzazione dell’ad di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi e a rischio ergastolo ostativo per l’attentato del 2006 alla caserma allievi carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo. I manifestanti si radunano poco dopo le 18 sul lato di via Vitruvio per partecipare all’iniziativa non preavvisata alla Questura e rilanciata dal tam tam su social, chat e siti d’area: la zona è già presidiata in forze da polizia e carabinieri.

Poco dopo le 19, parte il corteo, dietro lo striscione "A fianco di Alfredo, a fianco di chi lotta": dalle prime file partono alcuni fumogeni in direzione dei giornalisti; uno centra alla fronte il cameraman della trasmissione Mediaset "Fuori dal coro", che per fortuna riporta solo un piccolo taglio medicato con un cerotto. Il serpentone percorre via Settembrini fino a piazza Caiazzo, svolta a destra in viale Doria e poi a sinistra in via da Palestrina. Uomini in tenuta antisommossa e camionette seguono il tragitto in testa e in coda fino in via Venini, dove un tram della linea 1 pieno di passeggeri resta imbottigliato in mezzo al corteo. Dopo una sosta di alcuni minuti, i manifestanti ripartono verso la Centrale, ripercorrendo la strada dell’andata: tutto finito alle 21, senza momenti di tensione. Oggi si replica.

 

 

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