
PROGETTI A sinistra, il presidio di Legioni Romane verso la chiusura; sopra, l’assessore Carmela Rozza (Newpress)
Milano, 27 aprile 2017 - «Chiude il presidio della Polizia locale di viale Legioni Romane, ghisa e residenti sono preoccupati. Il Comune abbandona quartieri problematici come il Giambellino». La denuncia arriva dal capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino Gianluca Comazzi e riapre il tema della riorganizzazione del corpo dei vigili urbani a cui stanno lavorando da qualche mese l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza e il comandante della Polizia locale Antonio Barbato. L’amministrazione comunale non conferma la chiusura del presidio di viale Legioni Romane, ma Comazzi insiste: «In quella sede per ora sono dislocati 20 vigili che presidiano il territorio intorno alle fermate della metropolitana Inganni, Bande Nere, Bisceglie e Primaticcio e alle vie Giambellino, Vespri Siciliani e San Gimignano. Quei venti ghisa dovranno trasferirsi in via Balsamo Crivelli, a sei chilometri da dove stanno ora». La conclusione del capogruppo azzurro: «Mentre il piano periferie del sindaco Sala si sta rivelando un gigantesco flop, il Comune chiude importanti presidi della Polizia locale. È la solita sinistra capace solo di tutelare il centro e abbandonare le periferie».
La Rozza non ci sta e parte al contrattacco: «La chiusura del presidio di viale Legioni Romane? Nessuna decisione è stata ancora presa, non sono neanche partiti i tavoli tecnici con i sindacati della Polizia locale». L’assessore, però, conferma che «la linea generale del Comune è chiudere alcuni presidi e aumentare il numero di agenti in strada». Il piano comunale dovrebbe puntare a chiudere quasi tutti i 56 presidi territoriali e mandare i «ghisa» là dislocati finora nei nove comandi di Municipio. Un modo per accentrare i compiti amministrativi degli agenti e poterne inviare di più in strada per il presidio del territorio o con compiti da vigili di quartiere. Tra le ipotesi che circolano tra i «ghisa», si parla della chiusura del presidio di viale Ungheria, della chiusura del presidio di via Bezzecca e contestuale trasferimento degli agenti in via Oglio, della chiusura delle sedi di via Monviso (c’è l’amianto) e di via Quarenghi e successivo trasloco di quei «ghisa» in piazzale Accursio. Solo rumors, almeno per ora. La prossima settimana il Comune dovrebbe convocare il primo tavolo tecnico con i sindacati dei vigili urbani. Daniele Vincini, segretario del Sulpm, apre al dialogo: «Anche noi siamo contrari alla polverizzazione dei presidi, ma bisognerà verificare caso per caso se le sedi indicate dal Comune saranno adeguate a ospitare tutti gli agenti che dovrebbero spostarsi. Inoltre aspettiamo dall’amministrazione precise garanzie sulle nuove assunzioni di vigili e pensiamo che i vigili di quartiere potrebbero svolgere meglio il loro lavoro se dotati di postazioni mobili, non solo di biciclette».