Milano, 24 giugno 2019 - Sono stati tutti «i cittadini Italiani attivi nella tutela dello stato di diritto in condizioni di avversità» i premiati dell'edizione speciale del Premio Ambrosoli, istituito sette anni fa in memoria di Giorgio Ambrosoli, l'avvocato ucciso dalla mafia l'11 luglio del '79 mentre si stava occupando della liquidazione della Banca privata italiana.
A questa 'edizione speciale' del Premio, in quanto cade nel quarantesimo anniversario dell'omicidio del professionista, ha partecipato al Piccolo Teatro di Milano il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A ritirare il premio, simbolicamente in nome dei cittadini, tre figure che si sono distinte nell'esercizio della propria attività lavorativa per «integrità, responsabilità e professionalità»: Giuseppe Pignatone, magistrato, palermitano, 70 anni che ha operato a Palermo dal 1977 al 2007 occupandosi di crimine organizzato, dal 2008 al 2012 a capo della Dda di Reggio Calabria e procuratore della Repubblica di Roma dal 2012 al 2019 in corrispondenza dell'inchiesta Mafia Capitale; Amalia Ercoli Finzi, ingegnere aero-spaziale, lombarda di Gallarate (Varese), 81 anni, prima donna a laurearsi in ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano nel 1952 e ha collaborato ad alcune delle più importanti missioni spaziali dell'Agenzia Spaziale Italiana ed Europea e Pina Mengano Amarelli, imprenditrice e manager, napoletana, 75 anni, Cavaliere del Lavoro, studiosa e docente universitaria di diritto, si è dedicata dal 1975 alla storica azienda Amarelli di Rossano Calabro, fondata nel 1731 e già attiva dal Cinquecento.
La Giuria si è impegnata a far emergere i «molti Giorgio Ambrosoli» della storia della Repubblica. Hanno consegnato il premio Annalorenza Gorla Ambrosoli, vedova di Giorgio, e i suoi figli.