
Lo stabile di via degli Etruschi 9 è un complesso popolare gestito dall’Aler
Milano, 31 ottobre 2020 - Un volo di oltre sei metri e l’atterraggio sul marciapiede. Morte sfiorata per la seconda volta (e nello stesso modo) nell’arco di nove mesi per un romeno cinquantunenne che giovedì sera ha provato maldestramente a occupare un alloggio popolare calandosi da una finestra del secondo piano del palazzone Aler di via degli Etruschi 9, al quartiere Molise-Calvairate. Ora è ricoverato in Rianimazione al Policlinico, con diversi traumi e fratture ma non in pericolo di vita. Secondo quanto risulta al Giorno , il cinquantunenne vive non ufficialmente alla scala A da tre anni: per qualche tempo è riuscito a farsi ospitare da un’inquilina anziana e invalida; quando la donna, due giorni fa, l’ha mandato via, Alexandru T. ha bussato a una vicina, anche lei anziana e con problemi di salute, trovando accoglienza.
Alle 18.30 di giovedì , dopo una discussione con la padrona di casa, ha aperto la finestra del bagno e ha scavalcato per raggiungere l’alloggio al piano di sotto. Gli è andata male: è scivolato ed è caduto sul marciapiede restando immobile a terra, con diverse fratture. "Era già successo nove mesi fa, ma in quel caso si era organizzato annodando delle lenzuola per scendere più agevolmente – raccontano alcuni inquilini –. Quell’uomo crea problemi a tutti ed è spesso ubriaco: nella casa in cui era ospite, non accettava regole e cercava di imporsi sulla signora, tanto che erano intervenuti i Servizi sociali per tutelare l’anziana e provare ad allontanarlo". Tentativi andati sempre a vuoto. Giovedì, quando si è calato dalla finestra, nessuno si è accorto di nulla. "La stessa signora che lo ospitava era convinta fosse uscito", riferisce un residente. Ma quando si è sentito il tonfo, a decine si sono affacciati: il cinquantunenne era a terra, ferito e immobile. Immediata la richiesta di soccorso, e sul posto sono arrivati gli agenti di polizia e i sanitari del 118. I medici del Policlinico hanno riscontrato politraumi e ferite gravi: ora Alexandru è sotto stretto monitoraggio, in attesa di una probabile operazione chirurgica.
Perché provare a occupare un alloggio calandosi da una finestra? "Forse voleva evitare di fare eccessivo rumore rompendo una porta. Ci aveva già provato". Anche la volta precedente era precipitato dal secondo piano, riuscendo a cavarsela. L’episodio punta di nuovo i riflettori sul quartiere, in cui da tempo gli abitanti chiedono interventi per la sicurezza e contro il degrado. Lo scorso 4 ottobre, un gruppo di cittadini aveva cancellato dalla facciata di quel palazzo 800 scritte vandaliche, coordinati dai Comitati Insubria-Molise-Calvairate, Abruzzi-Piccinni e altre realtà di quartiere.