REDAZIONE MILANO

Galleria Vittorio Emanuele, la Fondazione Prada apre 'Osservatorio'

Un nuovo spazio al quinto e sesto piano dell'edificio che ospita anche il negozio uomo

'Osservatorio', nuovo spazio Prada in Galleria Vittorio Emanuele

Milano, 19 dicembre 2015 - Novità in Galleria Vittorio Emanuele a Milano. La Fondazione Prada raddoppia e, dopo la sede di via Isarco, apre un nuovo spazio nel centro di Milano: sopra la galleria, al quinto e sesto piano dell'edificio che ospita anche il negozio uomo. Non a caso questo nuovo spazio si chiama 'Osservatorio' perché dalle nuove vetrate è possibile ammirare dall'esterno la cupola in vetro e ferro realizzata fra il 1865 e il 1867 che sormonta l'Ottagono, cioè il cuore della Galleria (e della città). Proprio le vetrate, tutte con filtri Uv, sono uno dei cambiamenti principali realizzati nel restauro della struttura, che era stata bombardata nel 1943 e poi ricostruita.

'Osservatorio' sarà dedicato alle arti visive e in particolare alla fotografia contemporanea. La prima mostra, in programma dal 21 dicembre al 12 marzo 2017, si intitola 'Give Me Yesterday' ed è dedicata alle opere di 14 giovani artisti internazionali (nati fra il 1975 e il 1994). È stata allestita in modo da lasciare libera la vista delle vetrate per permettere di scoprire non solo quello che è una sorta di 'diario intimò degli artisti fatto attraverso le loro foto (una cinquantina in esposizione), ma anche lo spazio. Di questo "si volevano impossessare tutti, inglesi, francesi. Così noi abbiamo detto: dobbiamo tenerlo": ha detto Miuccia Prada spiegando il motivo per cui ha deciso di partecipare al bando del Comune per la gestione degli spazi, per cui si richiedeva l'apertura di un ristorante (lo spazio affidato alla pasticceria Marchesi) e di un luogo dedicato all'arte. "Non volevamo una dependance della fondazione ma qualcosa di educativo per i giovani", ha raccontato. Da qui la decisione di concentrarsi sulla fotografia che, ha aggiunto, «ho scoperto essere un fondamentale osservatorio sul mondo dei giovani che si fotografano non per sé ma per rimettere le immagini in circolo. Ho scoperto che fanno cose pazzesche e sicuramente imparerò di fotografia".