Porta Genova liberata dalle auto /FOTO

Tavoli, fiori e stop alla sosta selvaggia. «Principi ispirati a New York»

I cittadini (a piedi) si sono ripresi gli spazi di Porta Genova

I cittadini (a piedi) si sono ripresi gli spazi di Porta Genova

Milano, 7 aprile 2019 - Tavoli e sedie, vasi di fiori, panchine. A terra le strisce pedonali si prolungano con striature bianche e azzurre, come fossero tasti di un pianoforte di fantasia incastonati sull’asfalto. Il nuovo piazzale di Porta Genova è stato svelato ieri, alla vigilia della Design Week, risultato del progetto di urbanistica tattica “Piazze Aperte” realizzato dal Comune in collaborazione con Bloomberg Associates (società di consulenza urbana senza scopo di lucro fondata dall’ex sindaco di New York Michael Bloomberg) e il supporto di Nacto Global Designing Cities Initiative. Il senso è: largo alle passeggiate, al relax, ai giochi, in uno spazio che deve essere di tutti e non delle auto. Da vivere e non solo da attraversare. A centinaia hanno partecipato alla festa: grandi e piccoli del quartiere ma anche di altre zone. Le aree pedonali della piazza, tra via Ventimiglia e via Barbavara, sono passate da 1.200 a 4.100 metri quadrati.

Grazie alla collaborazione con Retake Milano e Colorificio Sammarinese, il percorso dall’uscita della fermata M2 alla passerella Biki è stato colorato con strisce bianche e blu, alcune delle quali indicano la direzione dei luoghi d’interesse. La fermata dei taxi è stata spostata all’esterno dell’area pedonale, mentre è stata riqualificata la fermata di tram 2 e bus 74. Aperti in anteprima due spazi in stazione: un’area di ristoro con caffè e punto vendita di streetfood.

Tanti volontari hanno dipinto i nuovi spazi del piazzale, usando alcune tecniche già testate nelle piazze di Dergano e Angilberto II. «Questo progetto sta innalzando il livello di eccellenza a Porta Genova in una delle capitali del design del mondo – sostiene Janette Sadik-Khan, responsabile Bloomberg Associates –. Stessi principi e processi di progettazione che hanno avuto successo a New York». «Una riqualificazione coerente con l’uso reale della piazza», commenta l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran. «Questo ci consente di riappropriarci degli spazi senza grandi costi e di sperimentare: in futuro vedremo se e quali modifiche apportare» aggiunge l’assessore alla Mobilità Marco Granelli. «Abbiamo agito in sinergia con gli operatori del distretto Tortona – dice Cristina Tajani, assessore al Commercio – per realizzare questa nuova porta d’ingresso».

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