Pornodivo contro i ladri di immagini: "Violano il mio diritto d’autore..."

Max Felicitas, giovane erede di Rocco Siffredi, ha denunciato il “furto” dei filmini hard dal suo sito a pagamento, poi riprodotti in altre pagine web

Max Felicitas

Max Felicitas

Milano -  È considerato da chi se ne intende l’erede naturale di Rocco Siffredi. Ma dopo la denuncia presentata in Procura potrebbe diventare anche un testimonial del diritto d’autore. Protagonista è Max Felicitas, trentenne friulano ma milanese d’adozione, aspetto da studente un po’ secchione per via degli occhiali da miope, in realtà esponente dell’ultima generazione di pornoattori. Grande seguito sui social, influencer sulle cose della vita da migliaia di follower, rilascia interviste maliziose ma non troppo su riviste di gossip, appare in comparsate radio e tivù, sempre con l’immagine del bravo ragazzo solo un po’più dotato della virtù meno apparente. E anche nella professione, dicono, niente a che vedere con le pellicole hard di quando esistevano i cinema a luce rosse: Max, come i colleghi e le colleghe, lo si trova sui siti dove carica i filmati più espliciti a cui tutti possono accedere. Basta pagare.

E qui nasce il problema che lo ha spinto a rivolgersi alla magistratura. Succede - denuncia Felicitas - che qualche spiritoso non si sia accontentato di vederli, quei filmini porno, ma abbia deciso di “copiarli“ per poterli riprodurre tali e quali sul proprio sito concorrente. Insomma, una clamorosa violazione del diritto d’autore sulla quale in effetti la Procura sta indagando. Non si tratta, del resto, di una questione da pochi euro. In varie interviste l’emergente pornodivo ha assicurato di poter contare su ricavi mensili da 15 mila euro (sui quali paga le tasse) spiegando di essere il quarto pornoattore più cliccato al mondo. Max Felicitas, fanno sapere i suoi biografi, vive in un appartamento niente male in una delle zone più trendy della città e si permette qualche sfizio come la Maserati “dorata“ acquistata l’anno scorso o la nuova Hammer sempre color oro con cui il giovane si è presentato proprio ieri nel centro di Udine. Un aggeggino costato, dicono gli esperti, almeno 100 mila euro.

L’erede di Rocco Siffredi, del resto, si diletta (come risulta dal web) anche con la musica essendo cantautore di brani dai titoli piuttosto evocativi (ultimo successo, I love milf). E quando in un’intervista ad un quotidiano la cantante Arisa parlando della sua ritrovata vitalità ha svelato di non vergognarsi più della sua procacità e di essere pronta anche ad accettare un’eventuale proposta per un film erotico, Felicitas non si è fatto sfuggire l’occasione di proporle una collaborazione per realizzare un calendario insieme ("una cosa soft, elegante, un vedo non vedo in cui il ricavato va in beneficenza").

Nell’esposto presentato in Procura dal suo legale, il poliedrico giovane denuncia in sostanza la violazione del suo diritto d’autore, fattispecie che nei manuali viene descritta come "utilizzo dell’opera d’ingegno senza l’autorizzazione dell’autore o chi per lui, provocando un danno morale o economico e una diminuzione dei diritti afferentii". Reato punito con sanzioni pecuniarie non certo stratosferiche, ma che, una volta accertate le responsabilità dei ladri di immagini, darebbero all’indiscusso autore dell’opera filmata anche la possibilità di ottenere adeguato risarcimento dei danni materiali e - perché no - morali.

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