Non mollano i genitori della scuola Anna Frank, che chiedono una diversa destinazione delle risorse, arrivate con il progetto Entangled per riqualificare la Crocetta. "Pensiamo che il finanziamento rappresenti un’occasione unica e irripetibile per realizzare la costruzione di un nuovo plesso per la fascia d’età più critica: la preadolescenza – spiega il comitato –. Il nuovo plesso potrebbe divenire un polo educativo a 360 gradi, in cui troverebbero spazio gli studenti della scuola senza zaino della Montessori e, auspichiamo, anche il centro di aggregazione giovanile. Un presidio educativo senza precedenti in un territorio ‘difficile’".
La proposta, protocollata in estate dal dirigente Luigi Leo, sfonderebbe però il tetto delle risorse: 15 milioni totali arrivano da Regione per tutta la Crocetta e solo la nuova scuola costerebbe dai 10 ai 12, portando a 24 milioni il conto complessivo, senza considerare l’iter burocratico per inserire la funzione in uno spazio oggi non deputato ad avere una scuola secondo il Pgt. Diverse le preoccupazioni dei genitori rispetto alla prevista riqualificazione del plesso attuale, "a partire dal rischio di indebolimento del progetto Montessori all’interno di una scuola pubblica. Il metodo ha delle peculiarità imprescindibili, non potrà essere garantito dislocando provvisoriamente gli studenti in altri istituti – sottolinea il comitato –. Oltre alle fatiche logistiche che impatterebbero molto sulle famiglie, ad esempio chi ha due o più figli in classi di ciclo diverse, si palesa la difficoltà oggettiva di trovare uno spazio in cui mantenere o agevolare l’organizzazione attuale, elaborata in dieci anni di esperienza: questa scuola ha raggiunto una maturità tale da poter attuare uno dei cardini montessoriani come l’eterogeneità delle classi". C’è poi, dicono le famiglie, il nodo della durata dei lavori che potrebbe provocare un calo di iscrizioni, oltre all’assenza per il periodo di cantiere di questo presidio educativo nel quartiere. La.La.