Milano dà l’addio a Maurizio Pollini: aperta la camera ardente alla Scala. Dominique Meyer: “Lascia un’eredità enorme”

Rose bianche sul feretro e il Quartetto d’archi del teatro per l’ultimo saluto al maestro, scomparso a 82 anni

Milano – Milano si prepara a dare l’addio al maestro Maurizio Pollini, ​​​​​​scomparso sabato scorso a 82 anni. Coperto di rose bianche e accolto dal sindaco Giuseppe Sala insieme al sovrintendente Dominique Meyer e Riccardo Chailly, oltre che da decine di persone, il feretro è arrivato al teatro alla Scala che ospita la camera ardente del celebre pianista.

Maurizio Pollini
Maurizio Pollini

Nel foyer, il Quartetto d'Archi del Teatro alla Scala ha eseguito la Cavatina Op. 130 di Ludwig van Beethonev e "Langsamer Satz" di Anton Webern. Poi alle 10.25 l'apertura al pubblico, in attesa sotto i portici.

Maurizio Pollini "è stato il portabandiera della cultura nazionale. Lascia un'eredità enorme, come far capire ai giovani che la cultura è vasta e globale e che non bisogna concentrarsi solamente su due o tre compositori". Così Dominique Meyer, sovrintendente del Teatro alla Scala, ha ricordato il maestro, scomparso sabato scorso, all'ingresso della camera ardente allestita nel foyer del Piermarini. "Tutti a Milano ricordano che lui negli anni '70 andava a suonare nelle fabbriche - ha sottolineato Meyer -. Non è stato solamente un signore che indossava il frac per il pubblico abituale, lui portava l'emozione della musica altrove. Spero che questo esempio sia seguito da altri nel futuro".

Il quartetto d'archi della Scala che ha suonato per il maestro (foto Salmoirago)
Il quartetto d'archi della Scala che ha suonato per il maestro (foto Salmoirago)

"Ho molto ricordi del mio periodo di studente a Parigi, veniva sempre almeno due volte l'anno, in un teatro che amavo molto sugli Champs-Elysées. Non sapevo che sarei diventato direttore dopo. Poi naturalmente qui alla Scala ho avuto l'onore di organizzare i suoi ultimi concerti - ha concluso il sovrintendente - il 13 febbraio scorso". 

Il sindaco ha anche commentato la possibilità che il maestro Maurizio Pollini venga iscritto al Famedio? "Lo vedremo, per quanto riguarda il mio giudizio personale la vedo solo come una cosa positiva poi ovviamente vedremo il consiglio cosa dice". "A Milano ci sono dei luoghi che sono le 'case dei milanesi', vale per il Duomo, Palazzo Marino, ma anche per la Scala, era doveroso aprire la Scala" per la camera ardente del Maestro Maurizio Pollini, ha aggiunto il primo cittadino. "Dicevo alla vedova che ho avuto la fortuna di assistere a febbraio di un anno fa al suo ultimo concerto, ovviamente aveva i suoi anni, ma quando era al piano sembrava un uomo senza età, trasmetteva questa presenza straordinaria, un grande protagonista sia per le qualità artistiche sia per quelle umane".

Il sindaco Beppe Sala, la vedova di Pollini, Marilisa, e il figlio Daniele davanti al feretro (foto Salmoirago)
Il sindaco Beppe Sala, la vedova di Pollini, Marilisa, e il figlio Daniele davanti al feretro (foto Salmoirago)