GIULIA BONEZZI E NICOLA PALMA
Cronaca

Medici aggrediti, torna la polizia negli ospedali: ecco dove

Dal Policlinico al Sacco, da Cinisello Balsamo a Legnano: gli interventi promessi dal ministro Piantedosi per riportare sicurezza in corsia

Posto di Polizia riattivato al ospedale Policlinico di MIlano

Milano, 4 aprile 2023 – “Anche negli ospedali principali torneranno i presidi di polizia", prometteva una decina di giorni fa il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Ieri la Questura di Milano ha annunciato d’aver "intrapreso accordi con le direzioni sanitarie di quattro ospedali", ossia il Policlinico e il Sacco in città, il Bassini di Cinisello e il Nuovo di Legnano nell’hinterland, "affinché, atteso anche il progressivo affievolimento delle criticità legate all’emergenza pandemica, venissero individuati locali idonei per riattivare" al loro interno "i posti di polizia la cui operatività, nelle fasi acute" del Covid, "era stata temporaneamente sospesa".

La convivenza

Questione annosa, quella dei presìdi di polizia all’interno dei luoghi di cura: strutture amministrative deputate alla ricezione di referti e ad approfondimenti d’indagine, ma anche e soprattutto un punto di riferimento per il personale sanitario (dall’identificazione di pazienti senza documenti alle comunicazioni ai parenti di persone ferite) e un deterrente per i problemi di sicurezza che gli ospedali avevano prima e hanno ritrovato più gravi dopo la pandemia, tra aggressioni a medici e infermieri e crimini comuni in luoghi per definizione impossibili da blindare. Anche quando sono immersi in un quartiere “impegnativo” e il commissariato, dal quale dipende la copertura, deve dividere le forze tra molte attività.

Il Covid

Poi è arrivata la pandemia e quando ha dato tregua molti ospedali hanno avviato lavori per ridisegnare in maniera più strutturale i percorsi all’interno dei pronto soccorso, reparti in cui hanno sede anche i posti di polizia. È il caso del Policlinico, "uno dei poli sanitari più grandi e articolati del capoluogo", ricordano dalla Questura, che "ha tempestivamente aderito alla sollecitazione" del questore Giuseppe Petronzi mettendo a disposizione un nuovo locale dedicato al Padiglione Ponti, accanto all’emergenza-urgenza, per consentirne già da ieri "l’operatività da parte degli agenti del commissariato Monforte Vittoria con un completo allestimento e i necessari arredi e dotazioni tecnologiche".

Tempi

Immediatamente operativi, assicurano da via Fatebenefratelli, anche i presìdi del Bassini e dell’Ospedale Nuovo, "in locali adeguatamente strutturati con tecnologie idonee al servizio a cura dei commissariati Cinisello e Legnano". Quanto al Sacco , nel suo pronto soccorso ristrutturato per Expo aveva già un posto di polizia dotato di vetro “all’americana”; ma anche l’ospedale degli Infettivi, post-pandemia, ha avviato una ristrutturazione per affiancare al generalista un pronto soccorso infettivologico, sloggiando causa lavori l’ufficio della polizia locale che s’era quindi trasferita nei locali temporaneamente vuoti della Polizia di Stato. La direzione, spiegano dalla Questura, "ha aderito alla richiesta individuando in tempi brevi un’allocazione temporanea" per gli agenti del commissariato Quarto Oggiaro e "prevedendo entro l’estate prossima" quella definitiva. Che, spiegano dal Sacco, consiste in un ampliamento: realizzeranno un open space in cui lavorino in sinergia ghisa e agenti. Con la riapertura di questi quattro posti di polizia, si completa "la riattivazione dell’articolata rete, operativa da decenni nella Città metropolitana", di cui fanno parte Niguarda, Fatebenefratelli, San Carlo, San Paolo, San Raffaele e ospedale di Sesto San Giovanni.