Blitz della polizia locale di Senago nel Parco delle Groane: sequestrati armi e materiale di spaccio

Nel materiale ritrovato anche proiettili di vario calibro in sacchetti di stoffa, cellulari e armi bianche, tra cui alcuni machete con lama lunga 48 centimetri e numerosi coltelli

La polizia locale davanti al materiale sequestrato a Senago

La polizia locale davanti al materiale sequestrato a Senago

Senago (Milano) - Armi, libri mastri sui quali sono annotate le attività giornaliere di vendita di stupefacenti, proiettili di vario calibro custoditi all’interno di sacchetti di stoffa, cellulari, materiale per l’attività di spaccio ed armi bianche, tra cui alcuni machete con lama lunga 48 centimetri e numerosi coltelli. E' il materiale rinvenuto dalla polizia locale di Senago nel Parco delle Groane. All'indomani del ritrovamento nei boschi di Cesate del cadavere di un uomo seminudo con evidenti segni di violenza al volto e alle gambe.

Ferite verosimilmente compatibili con un'aggressione. Ora la polizia è intervenuta con un servizio straordinario di controllo e bonifica del Parco in collaborazione con un ausiliario di polizia giudiziaria 'armato' di un metal detector ad elevata sensibilità che ha contribuito al successo del blitz. L'operazione è stata supportata da varie attività di perlustrazione che sono durate per tutta la mattinata, la task force ha controllato una vasta area boschiva, quella dove spacciatori quotidianamente gli spacciatori nord-africani svolgono la loro attività illegale.

Il materiale ritrovato era accuratamente nascosto sotto terra in luoghi strategici e difficili da raggiungere, da qui l'importanza dell'uso del metal detector. Tutto il materiale è stato sequestrato e verrà distrutto dopo il nulla osta da parte della competente Autorità giudiziaria. Intanto continuano le indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Rho per identificare il cadavere e chiarire le cause del decesso. Tra le piste investigative seguite dai carabinieri c'è quella di un omicidio, probabilmente un regolamento di conti nello spaccio della droga.

Il vasto polmone verde, tra la provincia di Milano e quella di Monza e Brianza, è una delle 38 aree boschive lombarde, individuate da una ricerca dell'osservatorio sulla criminalità organizzata dell'università degli Studi di Milano e Polis Lombardia, in mano agli spacciatori, nonostante blitz e arresti da parte delle forze dell'ordine.

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