Monta la polemica sulla borraccia omaggiata dal Comune agli alunni delle elementari, unica fonte d’acqua in mensa, secondo i genitori, che rischia di lasciare i bambini senza acqua durante i pasti. "Quella borraccia non è igienica ed è poco pratica con quel tappo a filetto; ciò comporta, come già accaduto, che vengano bagnati libri e quaderni lasciando, inoltre, la borraccia vuota", si legge nella missiva inviata dai genitori ai responsabili del servizio mensa in cui si apre anche a questioni economiche: "Nel buono mensa che paghiamo è compresa l’acqua fresca ai pasti, per cui ci aspettiamo che venga reintrodotta nell’immediato; diversamente, chiediamo uno sconto".
La Gemeaz, gestore del servizio mensa, chiarisce le preoccupazioni dei genitori: "Gli studenti hanno la possibilità in qualunque momento della giornata di riempiere nuovamente la borraccia, anche durante il pasto in refettorio, rivolgendosi al personale in sala e in mensa è comunque garantita la possibilità di avere l’acqua in caso di dimenticanza della borraccia a casa".
Sulla questione economica il gestore precisa: "La retta per il servizio mensa non prevede costi per le bevande perché già da diversi anni è utilizzata l’acqua di rete". Tutto in difesa dell’ambiente: "La richiesta – così l’assessore alla pubblica istruzione Arianna Moreschi – di utilizzare centinaia di bottiglie di plastica al giorno, è contro gli indirizzi di questa amministrazione e sarebbe in contrasto con la delibera della scuola, a firma dell’ex dirigente Valentina Cardella, che ha aderito al progetto plastic free".Stefano Dati