Pioltello promuove i diritti di bambine e bambini

Sui banchi di scuola media alla scoperta degli articoli previsti dalla Convenzione Onu sulle necessità e i bisogni dell’infanzia

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La "Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza" (Crc, ovvero Convention on the Rights of the Child) è un documento approvato dall’Assemblea delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989; in Italia è stata ratificata il 27 maggio 1991 con la legge n. 176. La giornata internazionale si festeggia il 24 novembre.

La classe 1^E della Scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo "Iqbal Masih" di Pioltello ha discusso in modo approfondito sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, aiutando così la Crc a raggiungere il suo obiettivo: rendere i bambini e i ragazzi consapevoli dei propri diritti.

Con la guida dei docenti, ogni alunno ha letto personalmente il testo della Convenzione e ha selezionato quegli articoli che per lui o lei erano più significativi. È stato poi realizzato un elaborato grafico: ciascuno ha disegnato la sagoma della propria mano su un foglio e riportato su di essa i diritti che per lui o lei sono essenziali per la vita di un bambino. Un modo molto concreto per far capire che i diritti sono a portata di mano.

Nei primi 41 articoli della Crc sono elencati i diritti inviolabili di ogni bambino, cioè di ogni persona fino ai 18 anni, come il diritto ad avere un nome e una nazionalità, una vita privata e a vivere con i propri genitori, ma anche il diritto ad essere difeso e protetto, a non svolgere lavori pesanti e pericolosi o che impediscono di andare a scuola, il diritto al gioco, sempre nel rispetto del "principio del superiore interesse del bambino".

L’assemblea delle Nazioni Unite, attraverso molte associazioni, cerca di diffondere il più possibile la conoscenza dei diritti dell’infanzia per aumentare la consapevolezza sul tema non solo tra gli adulti, ma anche tra i bambini e gli adolescenti: e la scuola può fare la sua parte.

Ogni bambino ha il diritto di crescere sano, di poter essere ascoltato e di imparare come gli altri, invece ci sono casi in cui diversi ostacoli impediscono ai bambini di vedere realizzati i loro diritti. Questo è il caso di tutti quei bambini che in alcuni paesi del mondo sono in condizioni pessime e non hanno nessun diritto, ma anche di bambine e bambini speciali che hanno bisogno di attenzioni particolari e che si trovano molto vicino a noi, comprese la nostra città e la nostra scuola.

L’art. 3 della Costituzione aiuta in questo: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana". La scuola è un’espressione della Repubblica e quindi un luogo in cui si cerca di abbattere quegli ostacoli: a Pioltello tutto questo è realtà.

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