Attentato dinamitardo a Pioltello, i carabinieri arrestano altre cinque persone

Bomba davanti alla porta di ingresso dell'abitazione di un operaio 46enne ecuadoregno

Esplosione davanti a una palazzina a Pioltello

Esplosione davanti a una palazzina a Pioltello

Pioltello (Milano), 28 febbraio 2018 - Altri cinque arresti sono stati eseguiti dai carabinieri di Monza per l'attentato dinamitardo avvenuto a Pioltello il 10 ottobre scorso, in relazione al quale si trovano in carcere altre quattro persone. Tre erano state fermate lo scorso novembre con l'accusa di estorsione, usura e violenza privata aggravati perché commessi con modalità mafiose.

I provvedimenti erano giunti dopo le indagini sull'attentato commesso a Pioltello, davanti alla porta di ingresso dell'abitazione di un operaio 46enne ecuadoregno. Per quello stesso episodio era stato arrestato nel novembre scorso Roberto Manno, figlio del 56enne Francesco Manno e nipote del 53enne Alessandro, attualmente in carcere perché rispettivamente condannati a 9 e 15 anni per associazione mafiosa nell'ambito dell'inchiesta "Infinito" perché legati alla 'ndrangheta.  I cinque arrestato di oggi  sono accusati della detenzione e del trasporto del materiale esplosivo con cui era stato preparato l'attentato, che aveva causato la distruzione della casa e l'evacuazione della palazzina abitata da 12 famiglie; oltre a questi ci sono anche accuse di scippo e compravendita di una pistola. 

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