Pioggia di ricorsi contro i “tutori“ della Val Tidone

Dopo ricorsi e polemiche, i tutor della Val Tidone a Opera restano attivi nonostante contestazioni sulla segnaletica e limiti di velocità. In attesa degli esiti dei ricorsi, la situazione rimane incerta.

Pioggia di ricorsi contro i “tutori“ della Val Tidone

Pioggia di ricorsi contro i “tutori“ della Val Tidone

Dopo la pioggia di ricorsi, molti dei quali vinti dagli utenti contro i tutor della Val Tidone, nulla è cambiato. Ad oggi resta tutto immutato: le telecamere piazzate tra gli svincoli di Opera è quello della zona di Locate Triulzi in entrambe i sensi di marcia, segnalate con cartelli che poco fanno intendere che si tratta di un tutor e non di autovelox continuano ad elevare contravvenzioni anche se in misura minore perché ormai il tratto di strada è conosciuto ai pendolari delle quattro ruote. Proprio la segnaletica stradale è al centro dei ricorsi così come il limite di velocità imposto a 70 chilometri orari nonostante sia un tratto di strada a doppia corsia per senso di marcia. Quelli vinti dai ricorrenti singoli sono centinaia, ma ancora non si conosce l’esito del ricorso collettivo promosso a Opera. Una battaglia quella dei controlli della velocità sulla Val Tidone cominciata il giorno dopo l’installazione dei tutor avvenuta tre anni fa e ritenuti inutili e non a norma dai cittadini. Per questo proprio a Opera era stato organizzato un ricorso collettivo al quale avevano aderito circa 150 multati. Per conoscere l’esito di questi ricorsi presentati al Giudice di Pace due anni fa bisognerà attendere la primavera del prossimo anno. Una strada in cui i controlli della velocità erano stati richiesti in quei tratti in cui attraversa i centri urbani, come la frazione di Noverasco per garantire l’attraversamento dei pedoni e non laddove le strade sono in aperta campagna. Resta ancora sulla strada il divieto di percorribilità da parte di motocicli di cilindrata inferiore a 150 cc, biciclette e ovviamente pedoni divieto più puntualmente viene violato.