Il rumore dei camion e delle auto che sfrecciano. Le code, il suono del clacson di chi ha perso la pazienza per i minuti che passano. La tangenziale che Pietro K., 57 anni, vive dalla stazione di servizio di Cascina Gobba Ovest, a Milano, è l’opposto. "Tra mezzanotte e le 4,30 cambia tutto". Da aprile, da quel gabbiotto che lo ripara anche dal freddo, vede tutto da una prospettiva diversa. Un lato che prima aveva solo assaggiato: "Dal 1996 lavoro come benzinaio, ma otto mesi fa ho cambiato: prima facevo i turni ma da aprile lavoro solo di notte alla stazione di Cascina Gobba".
Tornerebbe indietro?
"No, all’inizio il cambio l’ho sentito. Poi è questione di abitudine".
La notte sulla strada... non ha pensato ai rischi?
"C’è il passaggio della vigilanza, la polizia si ferma spesso. Ci sono i colleghi dell’Autogrill con cui è nato un buon rapporto".
Il suo datore ha confidato che alla stazione di servizio si era fermato un automobilista che non riusciva neppure a inserire la pistola del carburante nel serbatoio per la poca lucidità e ha chiesto aiuto alla polizia senza rendersene conto. Le è capitato qualcosa di simile?
"Una notte una macchina si è fermata e non si è accorta dei coni bianchi e rossi che delimitano la zona della polizia. Li ha abbattuti e messi sotto l’auto. Il conducente è sceso e non stava in piedi".
Come inizia la sua giornata?
"Con la colazione verso le 7 quando torno a casa. Poi vado a dormire fino alle 14: pranzo, giretto col cane, un po’ di riposo. Ceno alle 20 e alle 20,30 esco di casa. Dalle 21,30 si inizia a lavorare fino alle 6".
Tutti i giorni?
"Cinque su sette. Nei giorni liberi faccio anche il nonno, vado a trovare i nipotini. Sono arrivato dalla Bulgaria nel 1993, ora mi sento più italiano: una volta all’anno torno nel mio Paese".
Viaggia in auto?
"Si, e nemmeno a dirlo mi piace guidare di notte".L.B.