REDAZIONE MILANO

Pietra d’inciampo per ricordare Luigi Salma

Pietra d’inciampo per ricordare Luigi Salma

Alberto Salma, 90 anni, si regge sul bastone e indica una finestra al primo piano della via che porta il suo cognome, in onore di suo papà Luigi, deportato a Mauthausen e morto di stenti nel 1944. "Eravamo in quella casa quando l’hanno portato via – si commuove – mi aveva detto "dammi un bacio", prima di essere catturato. È stato l’ultimo". Ieri mattina il Comune di Corsico, dove Luigi Salma viveva e lavorava, alla storica cartiera Burgo, ha posato, insieme ad Anpi, la pietra di inciampo per Salma. Un modo per fare "memoria diffusa – ha commentato il presidente di Anpi Corsico Maurizio Graffeo –, siate voi studenti a prendervene cura", si è rivolto ai ragazzi delle scuole presenti alla celebrazione. Anche loro erano stupiti, curiosi di sentire i racconti sull’operaio che si occupava dei diritti dei lavoratori e difendeva i deboli. Poi i ragazzi si sono emozionati quando hanno sentito parlare la pronipote di Salma, Erica: "Sono orgogliosa della storia del mio trisnonno – ha raccontato –. Liliana Segre dice che non bisogna cadere nell’indifferenza e questa pietra di inciampo è un simbolo". Al suo fianco c’erano il nipote di Salma, Angelo, Ardemia Oriani di Anpi Milano, Leonardo Visco Gilardi (presidente Aned Milano) e Enrico Grisanti del comitato Pietre di inciampo. "Facciamo memoria e insegniamo i valori di Salma – ha aggiunto il sindaco Stefano Martino Ventura –, una delle persone che ha cambiato un pezzetto di mondo, un uomo di Stato".

Francesca Grillo