di Massimiliano Mingoia
Sono stati riqualificati, sono stati assegnati temporaneamente sperando che potessero essere utilizzati permanentemente, ma il destino degli ex alberghi diurni milanesi resta sempre incerto. Parliamo degli ex diurni di piazza Oberdan e del Cobianchi di Piazza Duomo. L’ultima notizia su questo fronte riguarda il primo. Dopo i lavori di riqualificazione durati un anno, conclusi nel 2015 e costati 600 mila euro al Comune e dopo l’assegnazione per alcuni giorni al Fondo ambiente italiano (Fai), l’ex diurno di piazza Oberdan, progettato dall’architetto Piero Portaluppi, è tornato ad essere un buco nero della città.
A testimoniarlo una determina del Comune, in cui si legge: "Sulla base di sopralluoghi effettuati in loco, è emerso che i locali dell’ex albergo diurno in piazza Oberdan sono stati adibiti abusivamente a dormitorio da persone senzatetto e che l’intera struttura versa in una gravissima situazione igienico sanitaria, tale da configurare uno scenario emergenziale per la salute dell’uomo (sono presenti all’interno: immondizie varie e materiale diverso estraneo all’edificio) che ha determinato anche un degrado dell’immobile e dei suoi arredi interni".
Tutto da rifare, o quasi. Questa appena descritta nel documento di Palazzo Marino, infatti, era la situazione raccontata negli articoli che avevano preceduto il restyling del 2015. Cinque anni dopo, l’ex diurno di piazza Oberdan versa nuovamente in una situazione di assoluto degrado. L’amministrazione comunale, per ora, ha programmato un intervento di sanificazione, di sgombero dei materiali vari lasciati dai senzatetto e di pulizia degli spazi dove una volta i milanesi andavano a farsi la barba o la doccia. Costo di questa pulizia per le casse di Palazzo Marino: 6 mila euro. Soldi (per la riqualificazione) che si aggiungono a soldi (per la pulizia temporanea) senza che ancora sia stata trovata una soluzione definitiva per lo spazio di piazza Oberdan a cui si accede scendendo le scale per la stazione “Porta Venezia’’ della linea 1 della metropolitana, sul lato di via Vittorio Veneto.
Da piazza Oberdan a Piazza Duomo. Nell’ex Cobianchi, a pochi metri dal sagrato e da via Silvio Pellico, la situazione è diversa, ma fino a un certo punto. Le scale per accedere allo spazio sotterraneo, ieri mattina, erano pulite. Non sempre lo sono state nei mesi scorsi, a testimonianza del fatto che anche lì si rifugiavano i senzatetto. Ma un’altra cosa colpisce dando uno sguardo all’ex albergo diurno: il doppio ingresso ha le saracinesche abbassate. Il segno che l’utilizzo dello spazio, anch’esso riqualificato dal Comune, non è permanente. Certo, negli ultimi anni sono stati organizzati eventi in quei locali sotterranei nel cuore della città. Il Comune ha provato anche ad assegnare lo spazio ad alcune associazioni. Non sempre l’obiettivo è stato raggiunto. Un vero peccato. Perché gli ex diurni hanno un loro fascino: chi li ha visitati lo sa.