MAURIZIO
Cronaca

Piazza Duomo e Galleria durante le feste tra folla e libri

Passeggiando per Milano durante il periodo natalizio, l'autore visita la libreria Feltrinelli, la bottega di Algani e la vetrina di Noli, pipe e tabacchi, riflettendo sulla civiltà della carta stampata.

Cucchi

Arrivo in una piazza Duomo in questo tempo natalizio e ovviamente la trovo gremita. Mi distacco subito da un gruppetto di poco raccomandabili giovanotti urlanti, osservo la verzura che sempre non manca di stupirmi e le mille luci dorate dell’albero di Natale e mi dirigo veloce in Galleria, dove, ovviamente, rischio di essere travolto con allegria da altra folla di bravi tipi muniti di pacchetti. La mia meta è la libreria Feltrinelli, dove mi aggiro contento, dando uno sguardo ai vari settori. Inizio dalla vasta zona delle pubblicazioni su Milano e mi munisco proprio de “L’invenzione di Milano“, di Lucia Tozzi, che mi ha consigliato un amico e il cui cognome, tra l’altro, inevitabilmente mi riporta al senese Federigo, il da me amatissimo autore di capolavori come “Tre croci“, “Con gli occhi chiusi“ e “Bestie“, che sempre io raccomando. Passo poi al settore poesia, che trovo particolarmente fornito e ampio e mi accaparro, per un regalo, “Nella grande pianura“ di Umberto Bellintani. Successiva coda alla cassa, e anche questo è buon segno, naturalmente. Esco, proseguo la mia gita e mi trovo da un lato la scatolona chiusa della “Bottega Veneta“ di prossima apertura, e dall’altra la libreria Rizzoli, dove mi propongo di tornare presto. Poi dedico un pensierino alla storica vetrina di Noli, pipe e tabacchi, sempre elegante e in fondo attraente anche per chi, come me, non è fumatore. Eccomi infine in piazza della Scala: vedo gente attorno all’albero di Natale Sephora, chiamato “Fai brillare la tua luce“, dove il pubblico è invitato a interagire: premendo un pulsante potrà assistere ad uno spettacolo di luci. Ma non intendo approfittarne, visto il numero di aspiranti. Torno subito in Galleria, passando dalla storica bottega di Algani, nata nel 1927, un tempo munita di ogni tipo di giornali e riviste, mia meta del cuore da giovane e che da anni offre oggettini regalo vari. Osservo rispettoso non senza un normale rimpianto per la gran civiltà della carta stampata...