
di Francesca Grillo
È Trezzano la città scelta da Arpa ed Ersaf per un progetto pilota di monitoraggio della qualità dell’aria. Il piano si sviluppa su due filoni: il primo, iniziato a novembre, ha visto la piantumazione di una siepe arbustiva "mangia smog" lungo la ss494, la trafficata strada Nuova Vigevanese. Lungo gli spartitraffici, sono state messe a dimora migliaia di specie vegetali arbustive autoctone come biancospino, frangola, prognolo, sanguinello, spino cervo e rosa canina. Tutti esemplari di arbusti che, oltre a colorare un altrimenti grigio tratto di strada, mitigano gli effetti dello smog che si concentra sull’arteria.
"Il nostro intervento sperimentale, con la piantumazione di migliaia di arbusti, ha suscitato da subito l’interesse di Arpa che lo ha scelto come progetto pilota da replicare anche altrove - spiega l’assessore alle Politiche ambientali Cristina De Filippi -. I dati delle prime rilevazioni ci permetteranno di raccogliere numeri da confrontare nel tempo, quando la barriera verde sarà al massimo della sua stagione vegetativa. Analizzando i dati, potremo capire i reali benefici ambientali per il nostro territorio e replicare l’iniziativa". Ma il progetto ambientale non prevede solo la messa a dimora di arbusti mangia smog: c’è anche il posizionamento del "laboratorio mobile" di Arpa che stazionerà nel parcheggio di via Togliatti e via Colombo per le prossime settimane. Arriverà anche un secondo laboratorio mobile nel parcheggio di via Metastasio. Non una semplice centralina, come spesso si vedono in giro per le città, ma un camioncino, una sorta di camper attrezzato, in grado di raccogliere i livelli di inquinamento su un’ampia area. Le prime rilevazioni si concluderanno entro un mese e saranno ripetute a luglio. Grazie ai dati rilevati dalle stazioni mobili, si potrà comprendere se il posizionamento della barriera verde può servire a ridurre i tassi di inquinamento e in che misura.
"Il monitoraggio di Arpa - aggiunge il sindaco Fabio Bottero - senza spese per l’Amministrazione comunale, permetterà di misurare la capacità di assorbimento degli inquinanti da parte delle piante presenti lungo i viali. Saranno monitorati i principali parametri della qualità del suolo e dell’aria, come il pm10 e il pm2,5. Il nostro Comune si è sviluppato lungo l’asse della Vigevanese che, come sappiamo, è una delle vie di comunicazione più trafficate del Sud Milano. Con questo intervento innovativo – conclude Bottero – cerchiamo di rendere più vivibile l’area sia dal punto di vista ambientale che del decoro urbano".