MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Piano Aria, ecco i divieti anti-smog: dal fumo nei parchi ai forni a legna

Il Comune approva il nuovo regolamento. Entro il 1° gennaio 2023 obbligo di colonnine elettriche nei benzinai

di Massimiliano Mingoia

Milano ha un nuovo Regolamento per la qualità dell’aria che fissa priorità e scadenze per ridurre l’inquinamento. Il Consiglio comunale ieri pomeriggio ha approvato il Piano con 25 voti favorevoli, 8 contrari e 4 astenuti. Quali le principali novità introdotte dalla delibera, in parte riveduta e corretta rispetto a quella licenziata dalla Giunta a marzo? Obbligo di installare colonnine per le ricarica di auto in tutti i distributori di benzina entro il 1 ° gennaio 2023. Divieto di fumo nelle fermate dei mezzi pubblici, nei parchi, nei cimiteri e nelle strutture sportive come gli stadi dal 1° gennaio 2021, ma un emendamento approvato ieri rende possibile accendersi una sigaretta in quei luoghi se si resterà a distanza di almeno 10 metri dalle altre persone. Divieto di installare nuovi impianti a gasolio e biomassa per il riscaldamento degli edifici e, a partire dal 1° ottobre 2022 (in anticipo di un anno rispetto al piano iniziale) sarà vietato utilizzare gasolio anche negli impianti di riscaldamento già esistenti.

Non è finita. Linea dura anche per la legna utilizzata nei forni delle pizzerie e dei ristoranti. Dal 1° ottobre 2022 dovrà essere legna di “classe A1”, cioè meno inquinante: per una verifica sulla qualità ambientale dei forni a legna presenti nelle pizzerie milanesi il Consiglio ha indicato di realizzare un censimento entro il 1° marzo 2021. Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, invece, sarà obbligatorio tenere le porte chiuse entro il 1° gennaio 2022. Ma un emendamento della maggioranza ha previsto una deroga per i negozi che fanno uso delle cosiddette “lame d’aria” non riscaldate elettricamente, con larghezza superiore a quella della porta, con flusso al suolo minore di 2msec o che adegueranno le lame d’aria esistenti entro il 1° giugno 2022.

L’assessore alla Mobilità Marco Granelli, alla fine, commenta: "L’approvazione del regolamento Aria è un passaggio molto importante per l’ambiente e la salute dei milanesi, oggi nel tempo dell’epidemia ancora più importante, perché stiamo capendo quanto la salute sia importante per tutti. E grazie agli ordini del giorno del Consiglio abbiamo preso impegni contro la pessima pratica dell’abbandono a terra i mozziconi di sigaretta".

Nella maggioranza, però, si è registrato più di un malumore. Le misure ammorbidite per non gravare troppo sui commercianti già fortemente penalizzati dalla crisi economica provocata dall’emergenza Covid non ha convinto per nulla l’ala più ambientalista del centrosinistra. Il più critico è il consigliere del Pd Carlo Monguzzi: "L’anticipo di un anno per il ricambio delle caldaie a gasolio non è sufficiente. Dopo cinque anni di incentivi del Comune e ora che ci sono quelli statali, si doveva accelerare i tempi per la sostituzione. Stesso discorso vale per il censimento dei forni a legna delle pizzerie. Quanto alle porte dei negozi, consentire le lame d’aria è inaccettabile". Duro sul tema delle lame d’aria per i negozi anche un altro consigliere dem, Aldo Ugliano: "È stato istituzionalizzato lo spreco di energia".

L’opposizione di centrodestra, invece, è polemica su quasi tutto il nuovo regolamento. Il capogruppo di FI Fabrizio De Pasquale osserva: "Mentre il commercio necessita di aiuti, il Comune impone nuovi adempimenti per 25 milioni di euro alle imprese. Dopo mesi di introiti ridotti, sarebbe stato più giusto spostare di almeno tre anni la richiesta di nuovi spese per pizzerie, ambulanti, negozi, benzinai e imprese di costruzioni".