Accoltellato dal figlio al culmine di una lite, gravissimo un 75enne a Peschiera Borromeo

Il colpevole, un 42enne di Zeloforamagno, è stato fermato poco dopo al centro commerciale Galleria Borromea: era a petto nudo e in stato confusionale

Il coltello sequestrato al 42enne

Il coltello sequestrato al 42enne

Peschiera Borromeo (Milano) – Al culmine di una lite in casa, un 75enne di Peschiera Borromeo è stato accoltellato con quattro fendenti al torace e all’addome. Trasportato in codice rosso al San Raffaele e operato, è in prognosi riservata ma è stabile. L’aggressore è stato fermato poco dopo: si tratta del figlio della vittima, un 42enne disoccupato e con precedenti di polizia. Il fatto è accaduto nel primo pomeriggio di ieri in via Gramsci, nella frazione di Zeloforamagno.

Il litigio – l’ennesimo, all’interno di una situazione familiare già tesa – sarebbe scoppiato per questioni di denaro e successivamente degenerato, fino al drammatico epilogo. Il primo ad intervenire, e disarmare il 42enne, è stato il cognato dello stesso aggressore, insospettito dalle urla in arrivo dall'appartamento. Intervenuti con un’ambulanza e l’elicottero per prestargli soccorso, i sanitari hanno trovato l’anziano sanguinante, seppur cosciente. Ricevute le prime cure, il 75enne è stato caricato sull’ambulanza e trasportato d’urgenza in ospedale.

Il figlio, fuggito a piedi, è stato rintracciato un'ora dopo, a poche centinaia di metri dal luogo dell’accoltellamento. Era in stato confusionale, e a petto nudo, nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale Galleria Borromea. Alcuni testimoni hanno riferito di averlo visto, in un primo momento, coi vestiti sporchi di sangue; l’uomo si sarebbe quindi sbarazzato degli indumenti e avrebbe cercato di nascondersi. Arrestato e portato a San Vittore, dovrà ora difendersi dall’accusa di tentato omicidio.

Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di San Donato; a supportare le ricerche del 42enne è stata la polizia locale di Peschiera. La situazione della famiglia è nota ai servizi sociali del Comune e nel 2019 c’era stata una segnalazione per maltrattamenti in famiglia. In casa, al momento dell’accoltellamento, oltre alla vittima e all'aggressore, erano presenti anche il cognato 37enne e la moglie del ferito.

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