Per il Parco Nord si attinge pure dal depuratore

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La soluzione arriva dalle fogne. Il Parco Nord Milano risponde alla siccità recuperando le acque bonificate dal depuratore di Bresso e usando le autobotti. "Quest’anno sono state messe al lavoro già ad aprile, cosa insolita, dato che negli anni scorsi entravano in azione a giugno", sottolinea il presidente Marzio Marzorati. Il polmone verde metropolitano si è trovato di fronte alla serrata del Villoresi, che dà approvvigionamento. "Questo colpo di siccità ha interrotto il flusso dell’acqua del Villoresi, che a sua volta la prende dal Ticino. Questo stop di fornitura ha visto di fatto negare l’acqua, per scarsità idrica, ai nostri canali di irrigazione e ai laghi". Così si è corsi ai ripari in quattro modi diversi.

"Abbiamo iniziato molto presto con le botti. Poi, purtroppo, siamo intervenuti anche con l’irrigazione dei singoli nuovi alberi per sostenerne la crescita. Quest’anno abbiamo messo a dimora tanto patrimonio nuovo e rischiavamo di perderlo". La soluzione più strutturale è stata usare l’acqua della prima falda. "Siamo corsi ai ripari per salvaguardare la biodiversità: nonostante sia un parco urbano, è molto vivo e ha una presenza notevole di mammiferi e uccelli – spiega Marzorati –. Con le pompe di pescaggio raccogliamo dalla prima falda. Il sistema già esisteva perché da tempo, in caso di bisogno, usiamo quest’acqua che non è potabile, non interferisce col prelievo di quella che beviamo e favorisce, anzi, il ricambio". In questo modo, si riesce ad alimentare la rete del parco e i laghi che hanno a che fare con la biodiversità.

"Infine, abbiamo avviato una collaborazione con Cap Holding per recuperare acqua bonificata dal depuratore di Bresso: anche questa non è potabile ma utilizzabile per campi agricoli e forestali. Bisogna lavorare sul cambiamento del modo di gestione, ad esempio usando l’acqua di fogna e il contenimento di quelle piovane per favorirne il recupero".

Tutto ha però un costo e Marzorati lancia così un appello. "Questo peserà sui costi energetici perché si usano pompe idriche e, in questo momento di caro bollette, influirà non poco sulle spese di gestione. Invitiamo i cittadini a donare al parco un contributo per sostenere questo momento difficile. Già mettiamo un sacco di alberi grazie alle donazioni. Chiediamo solidarietà per la vita degli animali e la tutela della biodiversità".

Laura Lana

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