
Da sempre dalla parte dei più bisognosi ha portato anche i suoi studenti al refettorio Ambrosiano, la professoressa dell’istituto Montini, Barbara Giussani da ieri è una degli angeli telematici.
Come ha conosciuto la Caritas Ambrosiana?
"Sono sempre stata presente e partecipe in parrocchia. Negli anni ho cercato di lasciare un’impronta positiva anche ai miei studenti".
Perché ha scelto questo progetto?
"Ho deciso di aderire durante il lockdown. L’emergenza ha messo in difficoltà molte persone e mi sono resa conto ancor di più quanto sia necessario sostenere il territorio. Da sola ho cercato se ci fossero dei progetti in cantiere e l’ho trovato. Ho lavorato 15 anni in banca, da altri 15 insegno, a relazionarmi con le persone sono abituata".
Si sente pronta alla sfida?
"Ho dovuto studiare molto, ci vuole professionalità. Anche per fare i volontari le competenze sono fondamentali. Sarà una bella avventura, io sono pronta e non vedo l’ora di aiutare".
Professoressa e volontaria, è sempre in prima linea…
"Insegno religione e con i ragazzi mi capita spesso di toccare temi vicini al volontariato: pur essendo l’insegnamento la mia vocazione, anche il volontariato per me è tutto".
Quando presterà servizio?
"Ho dato disponibilità nei pomeriggi perché la mattina sono in classe. Immagino che all’inizio non arriveranno tante chiamate ma sono sicura che poi il telefono squillerà in continuazione. Io in ogni caso sarò a casa, pronta a rispondere. Una volontaria in smartworking… Questo tipo di volontariato si potrebbe fare anche in vacanza, bastano pc e Internet. Ho 52 anni e la didattica a distanza mi ha aperto il mondo della tecnologia, prima avevo un po’ paura".
Come è andata la Dad?
"Ci siamo attivati in fretta, ho seguito webinar e capito come modificare l’insegnamento. Molti demonizzano la didattica a distanza, io dico che in tutte le cose che capitano qualcosa di buono c’è. Alcuni ragazzi seguiti a distanza hanno fatto meglio che a scuola". F.D.