MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Pensano che la protesta sia contro di loro E i docenti staccano la Dad agli alunni

Reazione choc degli insegnanti della scuola primaria Confalonieri di via Dal Verme, quartiere Isola. I genitori con i figli per le lezioni in strada: "Siamo rimasti allibiti. Il nostro era un appello al Governo"

di Marianna Vazzana

Sembra un pic-nic in piazza, inconsueto, di lunedì mattina. Ma è tutt’altro: un’aula a cielo aperto con pc, libri e quaderni appoggiati su coperte colorate. Così quindici bambini della scuola elementare Confalonieri di via Dal Verme, al quartiere Isola, accompagnati dai loro genitori, seguono la didattica a distanza collegandosi alle lezioni da piazzale Archinto. Ci sono rappresentanti per ogni età, dai 6 ai 10 anni, si comincia alle 8.30 e tutto fila liscio finché alcune insegnanti si accorgono che i loro piccoli allievi non sono a casa ma all’aperto, a pochi passi da scuola, quindi interrompono la lezione dal vivo e dopo un po’ assegnano compiti in modalità "asincrona", da svolgere singolarmente. Lo raccontano mamme e papà presenti.

"Siamo rimasti allibiti", dice una di loro. È successo ieri mattina. Alla terza ora, mentre montava la protesta dei genitori, le lezioni sono ripartite, "i più piccoli sono andati avanti fino alle 11.30 mentre i più grandi, di quinta, hanno terminato alle 12.30. Però i bambini che hanno partecipato solo a un’ora di lezione dal vivo sono rimasti delusi". Ma come mai alcune insegnanti si sarebbero "staccate"?

Abbiamo provato a interpellare la scuola, senza risultato. I genitori parlano di "incomprensione, poi chiarita". Andrea Montanari, presidente dell’Associazione genitori Confalonieri, spiega che "in un primo momento quelle insegnanti non hanno supportato la nostra iniziativa perché pensavano fosse una protesta contro la scuola Confalonieri. In realtà, come sta accadendo in molte città d’Italia, seguire la Dad da piazze e luoghi all’aperto è un modo per chiedere a chi ci governa di riaprire le scuole per tutti. Ora, come sappiamo, le lezioni in presenza sono garantite solo ad alcune categorie". I genitori sottolineano anche alcuni insegnanti nel week end erano stati informati di questa particolare iniziativa, appoggiata pure da Priorità alla scuola.

"Il nostro – ribadisce Montanari – non era assolutamente un attacco alla scuola Confalonieri, anzi desideriamo che le lezioni in presenza possano riprendere al più presto nelle aule fisiche. Nel frattempo continuiamo la raccolta di device, pc e tablet, da donare ai bambini che ne sono sprovvisti, in modo che possano seguire la dad: da giugno ne abbiamo raccolti 64 grazie ai genitori di tutto l’istituto, che comprende le primarie Confalonieri e Crespi e le secondarie di primo grado Govone e Pavoni". Due anni fa esatti, sempre la scuola di via Dal Verme era finita sulle pagine di cronaca per una circolare della preside (poi ritirata) che invitava gli insegnanti a "registrare l’ora di uscita e di rientro degli alunni per recarsi in bagno". La "guerra dei bagni" era cominciata mesi prima, quando mamme e papà avevano chiesto maggiore pulizia dei servizi igienici. "Poi – concludono i genitori – ci sono stati interventi migliorativi, non solo nei bagni".