MONICA GUZZI
Cronaca

La Pedemontana supera l’ostacolo del Tar: rigettato il ricorso della seconda classificata

L'obiettivo è far partire le tratte B2 e C l’anno prossimo. Intanto si pensa alla "D veloce"

Il nuovo presidente di Autostrada Pedemontana Lombarda Luigi Roth

Monza - Il cantiere di Pedemontana supera lo scoglio del Tar e si rimette in moto. È la svolta annunciata ieri in Regione dal nuovo presidente di Autostrada Pedemontana Lombarda Luigi Roth, alla sua prima uscita davanti alla commissione regionale Infrastrutture e Territorio.

Il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dalla cordata che si è classificata seconda nella gara per la realizzazione delle prossime due tratte. "Abbiamo anche richiesto un parere di merito – chiarisce Roth –. Potremmo dare il via alle danze, dobbiamo redigere il progetto esecutivo, ma nel contempo dobbiamo capire quali sono i rischi di impresa nel far partire subito i lavori". Obiettivo, scongiurare l’ipotesi di un ribaltamento della sentenza nel caso di un eventuale ricorso al Consiglio di Stato da parte degli esclusi.

Si riparte così coi piedi di piombo nel maxicantiere dell’autostrada nata per collegare l’area di Malpensa alla Bergamasca passando dalla Brianza, dove si sono fermate le ruspe subito dopo l’arrivo della tratta B1 da Lomazzo a Lentate sul Seveso. Se tutto andrà bene, i lavori partiranno solo all’inizio del 2023, quasi un anno e mezzo dopo l’aggiudicazione della gara da 1,26 miliardi per le tratte B2 (da Lentate a Cesano Maderno) e C (da Cesano a Vimercate) al consorzio Webuild (ex Salini Impregilo) con Pizzarotti e Astaldi. Superato lo scoglio del Tar il programma prevede l’aggiudicazione definitiva, la stipula del contratto col contraente generale, che a sua volta dovrà redigere il progetto esecutivo dei lavori. Parallelamente, in 300 giorni, saranno avviate le opere propedeutiche, espropri e risoluzioni di interferenze (servizi da spostare come acqua, gas, fognature, tubature varie). La fase operativa vera e propria durerà invece mille giorni, per arrivare se tutto va bene alla messa in esercizio della nuova tratta autostradale nel 2026. Nel frattempo ci si porta avanti anche con la tratta D, quella prevista in origine dal Vimercatese fino a Osio Sotto, contestata e stralciata.

"Entro il prossimo autunno dobbiamo realizzare il progetto esecutivo che comprende lo studio di impatto ambientale. Sottoporremo all’esame tre diverse alternative della tratta D breve. Poi la società concessionaria Cal darà l’avvio alla procedura di approvazione del progetto attraverso la conferenza dei servizi: in questa sede gli enti territoriali potranno esprimersi", spiega l’ingegner Giuseppe Sambo, direttore generale di Apl. Avanti tutta dunque, ma senza la greenway: la famosa pista ciclopedonale parallela al tracciato autostradale verrà realizzata solo in occasione della costruzione della tratta D.

"Questa è una delle opere pubbliche più grandi d’Europa", ha detto soddisfatto Luigi Roth, orgoglioso di lavorare gratis. "Sono qui da volontario, lo faccio in modo gratuito e con spirito di servizio – ha precisato –. E sono qui per fare l’autostrada, che ha un disegno molto preciso, un progetto che non può essere sostanzialmente cambiato". Un concetto ribadito più volte da Apl e sottolineato dal vicecapogruppo della Lega in Consiglio regionale Andrea Monti, che polemizza con chi vorrebbe rivedere il tracciato. "Ora semmai si deve andare avanti nonostante gli assurdi tentativi di bloccare un’opera attesa da 50 anni", dice.

Resta da capire se le ultime novità, dal rincaro dei costi dell’energia e delle materie prima alle modifiche dei volumi di traffico rispetto alle previsioni iniziali, possano cambiare anche i conti, come ha sottolineato il consigliere dem Gigi Ponti durante l’audizione.

"C’è un problema serio di incremento dei costi del 15-20% – ricorda Ponti –. E c’è un’indagine sul traffico sviluppata dalla Provincia di Como nel quadrante della nuova Canturina e su Valassina e Milano-Meda che ipotizza nel 2030, quindi quando Pedemontana sarà in esercizio a pagamento, un minore flusso di traffico sull’autostrada e al contrario un incremento sulla viabilità intercomunale". Un problema, quello della fuga degli automobilisti dalle tratte a pedaggio, più volte studiato.

In Apl annunciano lo studio di una proroga della scontistica del 20% agli utenti abituali. Quanto alle proiezioni sul traffico, il dg Sambo tranquillizza: "Abbiamo due studi, uno nostro e uno delle banche, che reputano il traffico sostenibile".

Intanto l’eurodeputata M5S Tiziana Beghin ha presentato alla Commissione europea un’interrogazione che chiede conto delle garanzie sui finanziamenti erogati a livello europeo, mentre il consigliere regionale Gigi Ponti apre la questione del confronto con i sindaci dei comuni che si affacciano sul tracciato di Pedemontana, soprattutto quelli delle tratta D ancora tutta da disegnare. "Non è possibile progettare senza avere sentito nessuno – conclude –. È una questione di buonsenso".