
Pavarotti Milano Restaurant Museum (Twitter)
Milano, 11 giugno 2015 - Un tributo al grande Luciano Pavarotti. Ma stavolta a Milano e in occasione di Expo 2015. Come la casa di Big Luciano era sempre aperta agli amici, così il Pavarotti Milano Restaurant Museum lo sarà per i milanesi e per i visitatori dell'Esposizione. A presentare il grande spazio di piazza Duomo 21, sette stanze da 600 mq che corrono a fianco dei camminamenti della galleria, aperto da Pavarotti International 23 e Seven Stars Galleria in occasione di Expo, è stata Nicoletta Mantovani. .
"Il risto-museo si propone di essere - ha spiegato Nicoletta Mantovani - un momento di ricordo di Luciano", non solo come artista ma come uomo, a partire dalla sua grande passione per la cucina. "Luciano era un grandissimo cuoco - ha ricordato Mantovani - amava la pasta, soprattutto quella ripiena, come i tortellini e i tortelloni, e le tagliatelle al ragù". Saranno proprio questi i piatti forti del ristorante, che avrà un menu base da 15 euro (antipasto di salumi, un primo e un bicchiere di vino), per essere accessibile a tutti, come avrebbe voluto l'artista. Ad allestire e ideare lo spazio lo stesso team che era già con il Maestro: "Siamo rimasti la famiglia di Luciano, siamo uniti nel tentativo di interpretare i suoi sogni e non è facile - ha raccontato Nicoletta - quando una persona non c'è più. Cerchiamo di farlo senza esagerare, come lui avrebbe apprezzato, tenendo i piedi per terra".
Il risto-museo è anche un veicolo di promozione della presenza della regione Emilia Romagna a Expo, tanto che questa mattina, alla sua presentazione, c'erano sia il Presidente Stefano Bonaccini sia il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli. "Era un dovere essere qui - ha detto Bonaccini - l'Emilia Romagna ha puntato tantissimo su Expo e ci interessa tutto ciò che promuove la Regione, siamo conosciuti per tante eccellenze e una figura come Pavarotti è davvero eccezionale". A Modena, poi, ha ricordato il sindaco Muzzarelli, è appena stata inaugurata la casa museo di Pavarotti. Sempre a Modena, città natale dell'artista, c'è il ristorante aperto da Pavarotti, Europa 92, cui si ispira l'allestimento dello spazio milanese: travi e mattoncini a vista, per ricordare il legame del tenore con la sua terra. A testimoniare la sua carriera non solo le foto con i grandi del mondo e le dediche di amici come Bono vox («Some can sing opera - si legge sul muro della sala della musica - Luciano was an opera»), ma anche la vicinanza alla Scala, "che tanto ha significato nella sua carriera di tenore". Mantovani inizialmente ha presentato lo spazio come temporaneo, legato a Expo, spiegando di voler andare avanti "passo dopo passo" ma Alessandro Rosso ha chiarito subito che "questa è la residenza milanese di Pavarotti ed è un posto che resterà: non credo che altri tenori possano superarlo e nessuno quindi potrà spodestarlo".