
Paura allo scalo merci di Segrate. Sostanza tossica da una cisterna venticinque persone all’ospedale
Attimi di paura, ieri mattina nello scalo merci di Segrate, con 25 persone finite in ospedale in seguito alla fuoriuscita di una sostanza pericolosa da una cisterna. Nel grande hub intermodale per lo scambio gomma-ferro, in via Lazio, l’allerta è scattata poco dopo le 8, quando alcuni operai hanno segnalato che era in corso una perdita da una cisterna che, arrivata a Segrate a bordo di un camion, era destinata ad essere caricata su un treno delle ferrovie svizzere. La cisterna è stata subito messa a terra, così da effettuare le verifiche del caso. Dal serbatoio in effetti gocciolava del cloruro di ottanoile, sostanza altamente tossica anche a basse concentrazioni. Sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco di Milano sia coi mezzi convenzionali che col personale del nucleo Nbcr, specializzato in questo genere d’interventi. Dai primi rilievi effettuati dai pompieri si è intuito che la perdita era dovuta alla chiusura non corretta del cosiddetto "passo d’uomo", ossia il boccaporto superiore della cisterna. A provocare la fuoriuscita della sostanza sarebbero state le oscillazioni subite durante il viaggio. Dopo aver travasato parte del liquido in un altro contenitore per evitare ulteriori sversamenti, i vigili del fuoco hanno proceduto al corretto fissaggio del boccaporto.
Oltre ai pompieri, sul luogo dell’incidente è intervenuta la Polizia ferroviaria. Si è inoltre reso necessario l’impiego di numerosi veicoli del soccorso sanitario, intervenuto a Segrate con 8 ambulanze, due auto mediche e un mezzo per il soccorso avanzato. Quando i sanitari hanno proceduto ai controlli, alcuni operai manifestavano sintomi riconducibili a un’intossicazione (irritazione agli occhi, mal di gola e lievi difficoltà respiratorie), mentre altri erano asintomatici. Nel complesso Areu ha valutato 26 persone, tutti lavoratori del terminal, decidendo di ospedalizzane 25, compresi anche coloro che a una prima valutazione non presentavano sintomi. L’ospedalizzazione è stata decisa in base alle indicazioni in arrivo dal Centro Antiveleni di Milano. Gli operai sono stati ridistribuiti tra gli ospedali di Melegnano, Cernusco sul Naviglio, Melzo, San Donato, Policlinico di Milano, Vimercate e San Raffaele. Nessuno di loro è in pericolo di vita: tutti i ricoveri infatti sono avvenuti con codici verdi e gialli. In via Lazio è intervenuta anche la polizia locale di Segrate, che ha coadiuvato le operazioni di messa in sicurezza dell’area esterna al terminal, dove durante le operazioni di soccorso è stato temporaneamente interdetto l’accesso ai Tir. Gestito da Terminali Italia, lo scalo ferroviario di Segrate si sviluppa su un’area di 145mila metri quadri, di cui 45mila dedicati allo stoccaggio delle merci. Collocato in una posizione strategica anche per la vicinanza dell’aeroporto di Linate, l’impianto si occupa prevalentemente dello smistamento delle merci da e per il Nord Europa e il Regno Unito.