"Passo in ambulanza la notte della vigilia"

Maurizio Riboni racconta il suo impegno: "Mi piace aiutare gli altri e rendermi disponibile"

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Volontario 118 nella notte di Natale. Si chiama Maurizio Riboni, il novatese che ha messo a disposizione il suo tempo libero per aiutare gli altri. "Sono ormai 11 anni che mi rendo disponibile per il turno in ambulanza la notte tra il 24 e 25 dicembre. Mi piace rendermi disponibile e aiutare gli altri. C’è tanto bisogno e dopo la pandemia, sono aumentati gli interventi e diminuiti i volontari", spiega Maurizio. La sua scelta di fare volontariato è arrivata nel 2012, quando la perdita della mamma, ha innescato la voglia di aiutare gli altri in modo più concreto, facendo volontariato. Cosi ha deciso di iscriversi al corso della Sos Novate e salire in ambulanza. Un’esperienza che ad oggi svolge costantemente con quattro turni mensili, per un totale di circa 25 ore. Maurizio ha una moglie e due figli gemelli di 35 anni, che ormai vivono fuori casa. Lavora come autista per mezzi a noleggio e la sua compagna di vita, apprezza e condivide, appoggia, le sue scelte di volontariato. A differenza di altri anni, spiega Riboni, questa vigilia è stata tranquilla, non ci sono state molte chiamate di aiuto. "Siamo intervenuti portando una donna al pronto soccorso nell’ospedale di Paderno e abbiamo atteso tre ore prima che venisse ricoverata. Siamo rientrati in sede intorno alle tre del mattino e la chiamata successiva è arrivata verso le sette del mattino", continua il volontario della Sos Novate. In questi giorni, diversi ospedali hanno vissuto momenti di sovraffollamento di pazienti, mettendo in difficoltà il pronto soccorso e la gestione dei ricoveri. Negli anni di esperienza di Maurizio però, ci sono state delle notti di Natale più difficili e impegnative. Il volontario ricorda in particolare la vigilia del 2016, quando una persona ha avuto un arresto cardiaco e nonostante il lungo impegno e tentativo di rianimazione, alla fine non ce l’ha fatta. "È un ricordo triste, non essere riusciti a salvare una vita, anche se abbiamo dato il massimo. Per fortuna ci sono stati tanti altri casi in cui il nostro intervento, dei volontari in generale, è stato fondamentale. Credo ci dovrebbero essere tanti volontari, persone che si dedichino alle altre persone che hanno bisogno. Sarebbe bello se i tanti giovani investissero un pò del loro tempo per il prossimo. Sabato notte al pronto soccorso, mi ha colpito il gesto di alcuni cittadini che hanno portato spumante e panettone al personale dell’ospedale. È un riconoscimento piacevole", conclude Riboni. Il suo prossimo turno festivo sarà il 31 dicembre o primo gennaio.

Davide Falco

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