Passione per numeri e motori "Da piccola aggiustavo tutto"

Migration

Da piccolina amava aggiustare tutto e giocare con monetine e numeri. Oggi Sabrina Milani, 25 anni, è ingegnere dell’automazione, ha iniziato il dottorato di ricerca ed è entrata a far parte del gruppo mOve del Politecnico di Milano, che si occupa anche di guida autonoma.

Quando ha scelto Ingegneria?

"Ho sempre avuto la passione per i motori e le materie scientifiche. Ho preferito l’automazione all’ingegneria meccanica perché mi sembrava più versatile, anche in vista delle sfide del futuro. Mi sono laureata con una tesi sulle sospensioni pneumatiche a 360 gradi: dalle equazioni sulla carta al modellino, fino ai test".

È ancora uno dei corsi più al maschile?

"Sì, ricordo il primo anno: su 200 studenti in aula eravamo cinque ragazze. Al mOve siamo 56 su una trentina. Ma la costanza e la determinazione è insita nell’essere donna. Ci stiamo mobilitando per fare conoscere sempre più queste materie e abbattere le barriere che ancora ci sono in questi settori".

Il lavoro c’è e bussa alle porte dell’ateneo. Perché ha scelto la ricerca?

"Perché non volevo perdere l’opportunità di approfondire le mie conoscenze con un dottorato di ricerca. Ti senti ancora studente, ma hai la libertà di ricercare, di sperimentare una tua idea e vedere se funziona. Mi sono occupata di progetti in collaborazione con Ferrari, con Ingegneria aerospaziale e Leonardo velivoli, spaziando in ambiti molto diversi tra loro".

Sta cambiando la percezione del dottorato in Italia?

"Un tempo era visto come valore aggiunto solo all’estero, e considerato una perdita di tempo in Italia. Non è a così. Ci sono tantissime integrazioni con le aziende e maturi esperienze che saranno utilissime sia per la carriera accademica che in ambito lavorativo".

Quale dei due preferirebbe ora?

"Mi piacerebbe rimanere in ambito accademico. Fin da piccola mi dicevano che ero brava a spiegare e anche nel mio percorso scolastico ho visto la differenza tra professori che, per quando preparati, non riuscivano a trasmettere la passione per la materia e docenti così coinvolgenti che, una volta a casa, non sentivi il bisogno di riaprire gli appunti".

Il suo gruppo di ricerca si occupa anche di guida autonoma: siamo pronti?

"La ricerca sta andando avanti e stiamo seguendo con entusiasmo i traguardi dei nostri colleghi del mOve con la loro auto autonoma. È il futuro". Si.Ba.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro