Il loro repertorio intreccia ricerca, poesia, amicizia. Il Quatour Akilone spazia dal Settecento al contemporaneo con sensibilità e intelligenza: è composto da Magdalena Geka, violino; Elise De-Bendelac, violino; Perrine Guillemot, viola; Lucie Mercat violoncello. Il quartetto francese è ospite questa sera alle 20 di Musica con Vista per la Società dei Concerti a Villa Arconati a Bollate. Giovani, simpatiche e di talento, le musiciste si raccontano attraverso Magdalena Geka, primo violino.
Maestra, cosa significa esibirsi in Italia?
"Ormai veniamo spesso a suonare da voi e ne siamo felici. Amiamo questo Paese e la sua calda accoglienza, ci piace il calore del pubblico. E poi, naturalmente, adoriamo la cucina italiana".
Quando avete fondato il quartetto?
"Nel 2011 mentre frequentavamo il Conservatorio di Parigi, Elise e Lucie erano studentesse del primo anno".
E perché siete solo ragazze?
"Non è stata una scelta, la casualità degli incontri, le sintonie musicali ci hanno fatto incontrare. Avremmo potuto essere un quartetto misto, ma abbiamo notato che i quartetti esclusivamente femminili sono diversi, più intriganti".
Come scegliete il repertorio?
"Cerchiamo di costruire programmi coerenti, in base alle proposte e ai desideri di ciascuna, oltre che ai progetti stessi. Ogni programma è pensato e messo insieme con cura, in modo che ci sia un significato, un legame tra ogni opera anche se a volte dobbiamo adattarci ai vincoli di festival o programmazioni".
Non litigate mai?
"Lavoriamo insieme ogni giorno, tutto il giorno, sul delicato tema della musica, che richiede un impegno totale. Siamo quattro persone diverse e complementari sia umanamente che musicalmente; fortunatamente condividiamo gli stessi valori e desideri. La vita di gruppo è parte integrante del lavoro del quartetto, abbiamo imparato a superare i disaccordi, e talvolta anche i conflitti, in un processo sempre in movimento".
Chi decide fra voi?
"Le nostre decisioni sono prese all’unanimità, se una di noi non è d’accordo discutiamo e immaginiamo altri modi per raggiungere una sintonia. Ci confrontiamo regolarmente per adeguare il nostro modo di lavorare. È un processo di apprendimento quotidiano che richiede una mente aperta, curiosità verso gli altri e molta energia".
Cosa significa per voi l’amicizia?
"Condividiamo gioie e dolori, ma siamo colleghe oltre che amiche. Fra noi c’è un rapporto umano speciale, unico: siamo un quartetto".Grazia Lissi