
Milano, 7 agosto 2023 – Fu il tormentone estivo di un anno fa. L’improvvisa chiusura del passante per l’allarme sulle ruote dei treni troppo consumate, i pendolari a piedi, lo scaricabarile fra Rfi e Trenord, l’inchiesta della Procura, le consulenze tecniche. Poi l’estate finì, Rete ferroviaria italiana si rassegnò a sostituire i binari e il passante a fine agosto ripartì a pieno regime.
E l’indagine della magistratura per "pericolo di disastro ferroviario colposo"? E’ ancora aperta ma va verso l’archiazione perché, a sentire gli esperti, vero "pericolo" per i passeggeri dei treni in realtà non vi fu. Fine del tormentone.
Un anno fa tutto cominciò il 23 luglio con l’improvviso stop al passante deciso da Trenord che, spiegò, nelle settimane precedenti aveva rilevato consumi anomali delle ruote dei treni. "È a rischio la sicurezza della circolazione", disse il gestore. Vista la denuncia pubblica, il magistrato aprì un’indagine contro ignoti per "pericolo di disastro ferroviario colposo" e sequestrò la tratta di binari sospetta (tra Dateo e Porta Vittoria) per i necessari accertamenti. Rfi, da parte sua, sostenne che i binari non presentavano anomalie e sarebbe stato invece il caso di studiare da vicino le ruote dei treni troppo consumate.
Lo scaricabarile era già cominciato, mentre il passante restava chiuso nella tratta milanese. La procura sequestrò alcune delle ruote consumate in modo eccessivo e scoprì che l’impianto erogatore di grasso tra Dateo e Porta Vittoria si era rotto poco tempo prima - e già era stato aggiustato - senza che nessuno ne sapesse nulla. Giallo risolto? In cerca di conferme, il magistrato ordinò a Trenord di far passare per tre giorni i treni vuoti sulla tratta incriminata. Alla fine ebbe la quasi certezza che la colpa fosse proprio dell’erogatore di grasso.
Ripartenza garantita? Macché. Siamo in agosto e quelli di Trenord fanno sapere che le ruote dei treni continuano a consumarsi, anche se molto meno, e che se servono controlli frequenti loro non sanno come riprendere la normale circolazione. Così il il 6 agosto, giusto un anno fa, pur di sbloccare l’impasse la Procura è costretta addirittura a mettere per iscritto i suoi "suggerimenti", ovviamente elaborati dai consulenti tecnici. Sarebbe bastato per convincere le due società a smettere di litigare e a darsi da fare per far ripartire il passante? Fortunatamente andrà proprio così e a fine agosto i convogli possono ripartire a percorso completo. Un anno dopo, nessuno si ricorda più del tormentone. Nel frattempo anche l’inchiesta dei pm si avvia all’archiviazione. La consulenza tecnica disposta su rotaie e ruote dei treni è arrivata alla conclusione che un pericolo reale per i passeggeri, fortunatamente, non c’era mai stato.