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A Pasqua uovo o colomba? Ecco cosa ne pensano i milanesi

Per i milanesi indotto pasquale da 40 milioni, nel segno della tradizione

Colomba e uova di Pasqua

Milano, 25 marzo 2016 - Per i milanesi indotto pasquale da 40 milioni, nel segno della tradizione. Le vendite legate alla Pasqua durano circa due settimane. Rispetto a un giorno normale, in occasione di questa festività, aumentano del 10%. Emerge da un’indagine della Camera di commercio di Milano a marzo 2016 sulle pasticcerie milanesi.

“Sono rimasto favorevolmente impressionato delle richieste di colombe per questa Pasqua. Fino a tre settimane fa, il mercato sembrava piatto. Ed invece, la sorpresa ed ora dobbiamo essere in grado di farvi fronte – afferma Pietro Restelli, presidente dell’Associazioni panificatori (Confcommercio Milano) –. Più richiesta, fra le colombe artigianali, quella con la pezzatura da 1 kg. Solo in misura minore quella da 500 grammi. Quanto ai gusti, il consumatore, predilige il formato classico. A seguire la colomba con i canditi macinati e, solo per una nicchia, quella con pere e cioccolato”. “Di contro – prosegue Restelli -registro una flessione nella vendita delle uova di cioccolato. Pesa l’offerta eccessiva, ed è minore l’attenzione alla qualità”.

La colomba è preferita all’uovo per il 33% degli imprenditori rispetto al 30% che vede entrambi i prodotti protagonisti e il 7% per cui prevale l’uovo. La qualità vince sul prezzo. Per la metà degli intervistati, i clienti sono attenti alla qualità. Per il 13% guardano al prezzo. Resiste la tradizionale lotteria di Pasqua. Un operatore su sei organizza, per l’occasione, una lotteria che mette in palio l’uovo di cioccolato.

16 mila imprese nei settori interessati dalla festività in Lombardia. Sono quasi 16 mila tra panifici, pasticcerie, macellerie, supermercati e alimentari con un peso dell’11% sul totale italiano. Il maggior numero di attività si concentra a Milano (4.638, il 29% sul totale lombardo). Seguono Brescia (2.527, 16%), Bergamo (1.839, 12%), Varese (1.147, 7%) e Pavia (1.093, 7%). Prevalgono gli alimentari generici, 11 mila in regione, poi ci sono circa 3 mila macellerie e circa 2 mila pasticcerie. Le pasticcerie sono particolarmente diffuse in Lombardia, qui si trova il 16% del totale nazionale. Indotto da 100 milioni per la Pasqua in Lombardia. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese 2015.