LAURA LANA
Cronaca

Parco Nord-Seregno, via ai lavori Metrotranvia pronta fra tre anni

La linea attraverserà Bresso, Cormano, Paderno e Cusano, che ha presentato un ricorso al Tar

Parco Nord-Seregno, via ai lavori  Metrotranvia pronta fra tre anni
Parco Nord-Seregno, via ai lavori Metrotranvia pronta fra tre anni

di Laura Lana

Sono partiti ieri i lavori per la metrotranvia Milano Parco Nord - Seregno, che attraverserà anche un pezzo consistente del Nord Milano. Attualmente i cantieri che sono iniziati sono quelli per la realizzazione della riqualificazione della linea dismessa di viale Cooperazione, nel tratto tra via Acacie e via Edera: gli addetti sono all’opera anche lungo il tracciato di via Roma e via Azalee, con conseguenti cambiamenti della circolazione. La nuova infrastruttura andrà a sostituire la dismessa tranvia extraurbana Milano-Desio e proseguirà fino a Seregno con un percorso di 14,3 chilometri e 25 fermate che attraverserà 8 Comuni (Milano, Bresso, Cormano, Cusano, Paderno, Nova Milanese, Desio e Seregno). Il vecchio impianto tranviario sarà infatti demolito con il rifacimento integrale della struttura di armamento e trazione elettrica oltre all’installazione di una tecnologia anche di segnalamento. Da cronoprogramma sono previsti 38 mesi di lavori, oltre 3 anni: per limitare i disagi sono stati previsti dei microcantieri. Un’infrastruttura attesa da anni, il cui inizio sarebbe dovuto avvenire entro l’estate del 2021, poi entro quella dell’anno scorso. Intoppi e rinvii continui per questo intervento, che tiene banco nella programmazione e nel dibattito degli enti dal 2001. Un’opera definita da Città Metropolitana strategica per la mobilità, i collegamenti e anche la riduzione di inquinanti, ma subìta dal Comune di Cusano Milanino, almeno dall’amministrazione Lesma, che si è trovata anche ad affrontare un ricorso. Si era scoperto che a inizio anni 2000 Cusano non aveva ratificato l’accordo con Città Metropolitana per il progetto. Lesma aveva sfruttato l’occasione per chiedere di ridiscutere tutta la convenzione, ottenendo picche e un contenzioso per lo svincolo di quasi 2 milioni che erano stati impegnati per l’opera nell’epoca Gaiani. Impossibile, ormai, tirarsene fuori anche se il Tar ha definito legittima la decisione di togliere i soldi accantonati: vista la valenza sovracomunale e di pubblico interesse, l’iter è andato avanti anche senza la quota di Cusano (sulla vicenda si attende ora il pronunciamento del Consiglio di Stato sull’appello di Città Metropolitana). A Cusano ci saranno tre fermate (a Sud, all’altezza di via Aprica e a Nord), mentre un primo parcheggio di interscambio è previsto a Paderno all’uscita della tangenziale Nord di Calderara.