LAURA LANA
Cronaca

Brutus, il cigno re del Parco Nord è stato ucciso

Era il re indiscusso del lago. La carcassa dell’animale trovata dalle Gev: "Una violenza inammissibile"

Brutus, il cigno del Parco Nord

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Il "Re indiscusso del lago" non ammalierà più i visitatori del bosco di Bruzzano. Brutus, il cigno del Parco Nord, è stato ucciso. Ieri mattina i guardiaparco, insieme alle guardie ecologiche volontarie, hanno trovato i resti dell’animale e i segni dello sfacelo avvenuto nelle prime ore del mattino. Grazie alle immagini registrate dalle telecamere dell’area, le Gev stanno lavorando per identificare l’autore. "Siamo sconvolti da questo accadimento e particolarmente avviliti. È una brutale violenza inammissibile che non possiamo assolutamente tollerare perché un atto grave contro un essere vivente", ha commentato il presidente del Parco Marzio Marzorati.

Presente sin dalla creazione del lago di Niguarda nel 2015, ne era diventato il simbolo ed era stato chiamato Brutus in riferimento al carattere poco amichevole tipico dei cigni. "Vigileremo con ancora più attenzione e faremo di tutto per identificare e punire la persona che ha commesso questo reato - ha assicurato Marzorati -. Grazie al lavoro dei guardiaparco e delle guardie ecologiche volontarie intensificheremo il lavoro di vigilanza e chiediamo a tutti i frequentatori di collaborare nella tutela della biodiversità del parco".

A trovare ieri mattina la carcassa del cigno sono state proprio le Gev durante un servizio di vigilanza sulle sponde del lago Niguarda, che da anni era diventato la casa dell’animale selvatico. "Non ci sono parole di fronte a persone che osano violentare la natura in questo modo - ha commentato il responsabile delle Gev Erminio Capelloni, condannando l’episodio -. Brutus è stato il re incontrastato del lago di Niguarda, ammirato da tutti i visitatori del parco, e noi tutti lo ricorderemo così".