Una commissione ha studiato il progetto, una mostra ha presentato le protagoniste e ora la giunta approva la toponomastica che porta la parità nella cartina. Femminicidi e cultura patriarcale si combattono anche per strada. Così Cernusco intitola parchi, giardini, passeggiate, luoghi simbolo a 30 grandi dimenticate: Frida Kahlo, Tina Anselmi, Ilara Alpi, Mia Martini, Artemisia Gentileschi, Lina Merlin, Fernanda Wittgens, Irma Bandiera, Lidia Menapace, le sorelle Mirabal, Helen Keller, Michela Murgia, Lea Garofalo, Mahsa Amini, Rosa Parks, Hannah Arendt, Ipazia D’Alessandria, Emanuela Loi e Samia Yusuf Omar.
Artiste, politiche, filosofiche, giornaliste, testimoni di giustizia, attiviste, storiche, agenti di scorta morte in servizio. Tante facce diverse, un cuore solo che batte per loro. "Sono donne che hanno cambiato il mondo", sottolinea l’Amministrazione. Il Naviglio lo riconosce e aggiunge un tassello alla lotta contro la violenza, "perché il traguardo passa anche da qui".
E Artemisia Gentileschi, la pittrice stuprata dal suo maestro di prospettiva nel 1611, è una testimone più attuale che mai. A Mia Martini sarà dedicata l’arena accanto alla Casa delle Arti, a Emanuela Loi e Lea Garofalo luoghi vicini ad altri già intitolati a persone che hanno dedicato le loro vite alla lotta alle mafie e così via. "È un progetto importante che valorizza i percorsi e le storie femminili e interviene a colmare una mancanza con le donne poco rappresentate nei luoghi che viviamo - dice la vicesindaca Paola Colombo -. Siamo di fronte a un momento significativo che consegna alla storia una doppia eredità, la prima nella cartina e la seconda nel percorso di riflessione e condivisione portato avanti per scegliere le nostre protagoniste. Un altro passo nel cammino verso la parità"Barbara Calderola