La svolta di Paolo Rossi: "Io, papà e 'Nobili bugie"

Un'opera prima, una produzione prima, un cast d’eccezione. La sfida del cinema indipendente contro i colossi e, soprattutto, una storia d’amore (vera)

SUL SET Raffaele Pisu e Claudia Cardinale

SUL SET Raffaele Pisu e Claudia Cardinale

Milano, 1 giugno 2018 - Un'opera prima, una produzione prima, un cast d’eccezione. La sfida del cinema indipendente contro i colossi e, soprattutto, una storia d’amore (vera), di padre in figlio, anzi di un figlio con “due padri”. In “Nobili bugie” (progetto di Genoma Films con Qn, Il Giorno, Il Resto del Carlino e La Nazione media partner) c’è tutto questo. C’è la svolta di Paolo Rossi. «Ho sempre fatto altro nella vita, lavoravo nell’azienda della mia famiglia di giorno, recitavo la sera – racconta –. Fin da quando avevo 13 anni il teatro è stato la mia passione, avevo una vita parallela». Che a 45 anni, all’improvviso, ha preso il sopravvento: «Ho scoperto di essere figlio di un attore che ho sempre amato, Raffaele Pisu – continua –, a 45 anni ho scoperto che oltre al mio eroe, il papà che mi ha cresciuto, che mi ha permesso di studiare, c’era lui».

Uno choc, all’inizio. «Poi all’amore si è aggiunto amore», sottolinea Paolo Rossi. Si è fermato, lo ha contattato, ha riscritto la sua storia mettendo al centro l’arte. Creando una casa di produzione e distribuzione cinematografica, Genoma Films, volta a sostenere, affiancare e promuovere il cinema indipendente italiano e le opere prime. Ha realizzato il primo film, “Nobili bugie”, diretto da Antonio Pisu e con Raffaele, il padre ritrovato, nel cast. C’è Claudia Cardinale, ci sono Giancarlo Giannini e Ivano Marescotti fra gli attori e Gaia Bottazzi, 19 anni, stella emergente e studentessa della Bocconi che comparirà anche nel prossimo film prodotto da Genoma Films. C’è Gianni Morandi in un cameo. Il film - una black comedy ambientata nel 1944 sui colli bolognesi - oltre ad avere segnato la svolta di Paolo Rossi, è un piccolo grande miracolo: è indipendente, ha vinto a Venezia il “Green drop award”, perché totalmente ecosostenibile, il Kineo, come miglior commedia e opera prima, e tanti altri festival e ha scalato il botteghino, restando fra la sesta e l’ottava posizione.

«Il tutto nonostante la difficoltà della distribuzione dei film d’essai e nonostante sia stato proiettato in un ventesimo delle sale», sottolinea Rossi. «Lo terremo in programmazione fino a giugno e luglio», continua il produttore. Il film sta girando nelle sale lombarde, da questa sera è a Bergamo, Varese, Mantova e tornerà a Milano, al Cinemino, il 7, 8 e 9 giugno. «Ad amore si è aggiunto amore - chiude Paolo Rossi – è stato catartico: avevo paura di vivere una vita non completa. Adesso stiamo girando il prossimo film, sulla giovinezza di Sandro Pertini, sugli anni in cui venne incarcerato. Stiamo organizzando una edizione zero del festival sulla Via degli Dei, fra Bologna e Firenze. Abbiamo tanti progetti in cantiere. Dedico la mia energia all’arte».

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