MONICA AUTUNNO
Cronaca

Palazzo abbandonato da 10 anni. Pubblicata la procedura di vendita

Melzo, degrado nell’edificio di via Matteotti in pieno centro. Si cerca un operatore disposto ad acquistare l’area

Palazzo abbandonato da 10 anni. Pubblicata la procedura di vendita

Dieci anni di abbandono, degrado e insicurezza, intrusioni, topi e petizioni dei residenti. Ma forse è finita. Va all’asta il palazzo-ecomostro di via Matteotti, l’avviso è in pubblicazione, la scadenza per la presentazione delle offerte è fissata a mezzogiorno del 23 novembre. Base d’alienazione 790mila euro: cercasi operatore disposto ad accollarsi la partita e a restituire decoro al centralissimo spazio-cerniera fra via Matteotti e piazza Risorgimento. "Sono fiducioso - così il sindaco Antonio Fusè - diciamo che ho buoni sentori. Comunque siamo alla svolta. Quell’edificio, una vera ferita nel cuore del nostro centro storico, deve, dopo tutti questi anni, lasciare spazio ad altro". È corredato da una sfilza di documenti allegati l’avviso d’alienazione del palazzo a sette piani che si trova a pochi passi da piazze e Comune. Perizie economiche e strutturali aggiornate, documenti notarili, atti catastali, planimetrie, elenchi di manufatti, stime economiche spazio per spazio, immagini che certificano lo squallore. A raccontare una vicenda lunga e complicata, spina nel fianco di più amministrazioni comunali. L’edificio è disabitato dal 2013, anno in cui, con placet del Pirellone, gli inquilini delle case popolari all’interno erano stati trasferiti in altri alloggi in edilizia sociale. Erano tuttavia rimasti aperti problemi di vario ordine, primo fra tutti la persistenza di vincoli, relativi alla precedente destinazione, che ostavano a ipotesi d’abbattimento. Dallo svuotamento a oggi vari tentativi di vendita sono finiti in nulla, degrado e abbandono nel frattempo hanno prodotto i loro effetti, e non si contano le petizioni, a tema igiene e sicurezza, protocollate negli anni dai residenti delle vie e dei palazzi accanto. Negli anni sono state commissionate ed eseguite perizie non solo per aggiornare lo stato di salute della struttura (mai stata, si sottolinea, a rischio crolli), ma anche, e soprattutto, per aggiornarne il valore economico, come era prevedibile dimezzato rispetto a qualche anno fa. Esattamente un anno fa l’Amministrazione commissionava l’ultima perizia tecnica, nei mesi scorsi si è lavorato alla conclusione. E ora si incrociano le dita. I documenti parlano chiaro. "Improponibile", sia in termini economici che pratici, un’ipotesi di ristrutturazione dell’edificio all’incanto. Un eventuale acquirente dovrà dedicarsi a un nuovo intervento, quasi certamente residenziale, in linea con gli strumenti urbanistici vigenti. Si parlò, mesi fa, di un operatore interessato a un intervento abitativo in housing sociale, ma senza sviluppi. "Impossibile ora avere le idee chiare - così ancora il sindaco -. Ma una cosa è certa: qualunque trasformazione venga operata, il risultato sarà sempre meglio di ciò che vediamo ora".