
Anche l’astuccio non viene portato da casa perché i materiali sono di tutti e vengono condivisi
Zaino leggero, banchi a isole, buchette per il materiale, agorà per raccontarsi. È la “Scuola senza zaino“ con i suoi valori portanti di ospitalità, comunità e responsabilità, nonché il nuovo modello educativo e didattico adottato dall’istituto comprensivo Salvador Allende dal 2022. A oggi coinvolge 180 bambini dalle scuole dell’infanzia “Arcobaleno” e “La casetta”; 260 allievi della scuola primaria Giuseppe Mazzini – coprendo 3 interclassi, 5 classi terze, 4 classi seconde e 3 classi prime –, e 140 allievi alla scuola primaria Alessandro Manzoni, 3 classi ciascuna per prima, seconda e terza.
A spiegare di che si tratta è la dirigente scolastica Antonella Caniato. In classe tavoloni da 6 studenti o banchi a isole. Nessun astuccio personale, il materiale si condivide imparando ad averne cura. L’agorà, uno spazio circolare dedicato con cuscinoni, sedie e tappeto, dove i bimbi raccontano, leggono o sono stimolati a ragionare. Un timetable con le attività, la giornata è scansionata. Ogni bambino viene accolto con un saluto individuale. Gestione autonoma di alcuni momenti della giornata. Uno zaino leggero, il materiale viene lasciato in classe nelle buchette e il lavoro principale viene svolto a scuola. Autonomia e rispetto delle potenzialità dei bambini. Attività didattica più inclusiva e creativa, prevedendo attività a rotazione, lavoro a coppie o in gruppo.
Insomma la scuola è una comunità in cui si condividono ambienti, materiali ed esperienze. L’innovativa metodologia didattica, nata a Lucca nel 2002 e che interessa attualmente circa 800 istituti in tutta Italia, è applicata a quasi tutti i gradi dell’istituto, interessando circa 600 studenti. I risultati? "Siamo al terzo anno. Nell’interclasse delle classi terze è andata molto bene. Nelle seconde attuali le esperienze pregresse delle colleghe sono state preziose. In prima si sta riuscendo a proseguire con il progetto. L’innovazione ha bisogno di formazione dei docenti, così è prevista ogni anno a febbraio. L’obiettivo è quello di arrivare ad avere la scuola intera senza zaino, almeno alla fine del primo ciclo. Questo è il modello che bisognerebbe diffondere ovunque, con o senza zaino! Quest’anno faremo formazione docenti anche per la scuola media per capire l’interesse e come attuare il modello. Anche il metodo Montessori partì alla scuola dell’infanzia, oggi è un metodo nazionale riconosciuto anche alle medie…", spiega la dirigente scolastica Antonella Caniato. Prossimo appuntamento il 20 maggio, giornata nazionale della “scuola senza zaino“, con la partecipazione diretta di genitori e bimbi ai laboratori creativi.