
di Diego Vincenti
Un memorandum teatrale. Che condivide pagine, riflessioni, pensieri di Anna Politkovskaja. Uccisa a colpi di pistola esattamente 17 anni fa, nell’ascensore del suo palazzo a Mosca. Era il 7 ottobre 2006. I suoi reportage avevano incrinato la propaganda russa sulla guerra in Cecenia. Indisponendo parecchio i vertici del Potere. Mentre lei proseguiva imperterrita con il suo giornalismo d’inchiesta. profondamente etico, sempre in difesa delle popolazioni più deboli e dei diritti umani.
Anche a teatro se ne è parlato molto. Ovviamente. Grazie soprattutto a "Donna non rieducabile", un monologo di Stefano Massini, costruito intorno ai materiali e alle scritture della giornalista. Non quindi il racconto di una vita. Né il consueto ritratto da narrazione civile. Bensì un mosaico di quasi venti quadri che ogni volta catapultano lo spettatore in un nuovo, sconosciuto contesto. Dove piano piano ci si addentra affidandosi agli articoli della giornalista. Per stupirsi, indignarsi, emozionarsi.
Un piccolo classico. Con protagonista Ottavia Piccolo. Centinaia le repliche raccolte in questi anni. Ed ora lo spettacolo torna a Milano, stasera e domani all’interno della vivace stagione del Gerolamo in piazza Beccaria. Un lavoro diretto da Silvano Piccardi, con gli interventi dal vivo dell’arpista Floraleda Sacchi. Lei a fare da contrappunto al testo. Dentro a un allestimento scarno, privo di orpelli. Dove continua ad emergere tutta la forza (l’immediatezza) delle parole di Anna. Biglietti: 1030 euro.D.V.
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