Oscar green “sociale” Stefano Piatti premiato per l’azienda agricola che dà lavoro agli ultimi

La cascina dell’ex avvocato conquista anche il riconoscimento nazionale

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di Alessandra Zanardi

Un premio all’imprenditoria giovanile che strizza l’occhio alla solidarietà. Stefano Piatti, titolare dell’azienda agricola San Giuda di Rozzano, è uno dei vincitori nazionali dell’Oscar green, il premio all’innovazione in agricoltura promosso da Coldiretti Giovani Impresa. E così, dopo l’Oscar green regionale conquistato lo scorso settembre, ora è arrivato anche il riconoscimento nazionale, col primo premio nella categoria "Coltiviamo solidarietà", per l’avvocato prestato all’agricoltura che offre opportunità di riscatto a ex detenuti e persone fragili.

Classe 1989, una laurea in giurisprudenza alla Cattolica di Milano con una tesi in diritto penitenziario, Piatti ha deciso di dedicarsi al recupero dei soggetti svantaggiati dopo un viaggio in Brasile. In quell’occasione è venuto a conoscenza delle Apac, le carceri senza guardie né manganelli, dove si cerca di generare nei detenuti la voglia di cambiare vita. Nel 2015 il giovane avvocato è subentrato a un contratto d’affitto in un’area di 50 ettari, in via Di Vittorio a Rozzano, dove ha realizzato la sua azienda agricola. Vi si allevano bovini da carne e galline ovaiole, si coltivano cereali e ortofrutta. E, a rotazione, vi trovano impiego persone in condizione di detenzione, ma anche soggetti con disagi psichici, o ex tossicodipendenti e ragazze madri, che hanno l’occasione d’integrarsi attraverso il lavoro.

"Attualmente sono due le persone che lavorano coi noi: una donna con trascorsi carcerari e un rifugiato politico – spiega il vincitore del premio –. Il presupposto è concentrarsi sulle persone prima ancora che sugli errori che hanno commesso. Non tutti i percorsi di recupero vanno a buon fine, ma coloro che coltivano esperienze positive sono più portati ad abbandonare cattive abitudini e circuiti sbagliati". "Il mio grazie – prosegue – va alla mia famiglia, mia moglie e i miei tre figli, che sono parte di questo progetto, ma naturalmente anche a tutti i ragazzi coi quali ho avuto il privilegio di lavorare. Ognuno di loro mi ha regalato qualcosa che mi aiuta a fare sempre meglio".

I riconoscimenti tributati dalla Coldiretti sono stati assegnati a Roma in occasione del salone della creatività made in Italy "Generazione in campo".

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