REDAZIONE MILANO

Dalle cooperative ai Martinitt, la storia dell'Ortica raccontata attraverso i murales

Venti opere di arte urbana per ripercorrere il Novecento dello storico quartiere: via al progetto "Orme Ortica Memoria"

La presentazione del progetto con il sindaco Sala e la sua Giunta

Milano, 29 settembre 2017 - L'Ortica si trasforma nel primo quartiere-museo al mondo, dove la storia del Novecento milanese viene raccontata attraverso alcuni murales realizzati sulle case, le scuole, gli edifici pubblici e privati che disegnano il quartiere. Un percorso per immagini, di ricerca della memoria che sarà inaugurato domenica 1 ottobre alle 12 con il primo murale dedicato al movimento cooperativo sullo stabile della Cooperativa Edificatrice Ortica, in via San Faustino 5. Il progetto "Orme Ortica Memoria" - presentato oggi dall'associazione Orme con la collaborazione artistica del collettivo Orticanoodles e il patrocinio del Comune di Milano, nell'ambito della riunione di Giunta nel quartiere alla periferia est della città - prevede tra il 2017 e il 2019 la creazione di 20 opere di arte urbana (quattro delle quali già realizzate) tra le più grandi in Italia. L'Ortica diventerà così un museo permanente, un polo culturale nella città dove passeggiare e poter dire, letteralmente, "qui la storia la conoscono anche i muri". I murales racconteranno le storie del Novecento che hanno fatto l'identità del quartiere e di Milano: dai Martinitt alle donne della Resistenza, dal cardinal Ferrari al partigiano Morandi. Nuovi luoghi da attraversare, fermandosi a leggere, riconoscersi e scattare una foto da condividere. Ogni opera sarà accompagnata da strumenti multimediali che permetteranno ai visitatori di conoscere le storie dietro i murales. Il progetto Orme Ortica Memoria nasce, quindi, con l'obiettivo di creare un itinerario culturale e identitario che porti i milanesi e i visitatori fuori dal centro, per ampliare visione, emozione e conoscenza della città e delle sue periferie ricche di storie e di energie sociali. "L'impegno della amministrazione - ha detto infatti il sindaco Giuseppe Sala - sarà quello di portare i turisti dal centro alla periferia per vedere queste opere. L' Ortica può diventare davvero il primo grande museo a cielo aperto di Milano".

E potrebbe non essere il solo perché il primo cittadino sta già guardano ad altri quartieri periferici da valorizzare attraverso l'arte, in chiave culturale e turistica. "Per esempio mi sta a cuore il QT8 che è un esempio di architettura importante - ha detto - stiamo parlando con la Triennale per capire se si può fare qualcosa. Anche con l'aiuto di privati».