Ore 10, lo scoppio devasta la Nitrolchimica

Tre feriti nella ditta di San Giuliano: il più grave al Centro grandi ustionati del Niguarda. L’ipotesi: esplosione da un macchinario

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di Nicola Palma

Prima il trasporto in elisoccorso al San Gerardo di Monza. Poi il trasferimento al Centro grandi ustionati del Niguarda. Sergio D.D., quarantatreenne nato a Milano e residente nella pavese Marzano, è il ferito più grave del tragico incidente di ieri alla Nitrolchimica, nella zona industriale di Sesto Ulteriano: ha ustioni di secondo e terzo grado su volto, torace, braccia e gambe ed è ricoverato in prognosi riservata e in pericolo di vita.

Non preoccupano, invece, le condizioni degli altri due dipendenti feriti: il cinquantacinquenne Francesco P. è al San Paolo con ustioni di primo e secondo grado sul volto, mentre il trentaseienne Cristian P. è stato medicato al Policlinico San Donato per un taglio superficiale a una mano. Tutto è avvenuto attorno alle 10: una prima impressionante esplosione, seguita da altre deflagrazioni di minore entità. I diciotto dipendenti presenti in quel momento all’interno della sede di via Monferrato 118 sono riusciti a uscire in qualche modo: c’è stata apprensione nei primi minuti per un operaio inizialmente dato per disperso, ma che in realtà si era rifugiato in una zona più sicura. Poi sono arrivati i vigili del fuoco, che hanno circoscritto il perimetro del rogo ed evitato danni ancor più rilevanti di quelli che si conteranno alla fine dell’intervento. Solo a bonifica conclusa, gli investigatori dei pompieri e i carabinieri della Tenenza di San Giuliano e della Compagnia di San Donato, coordinati dal capitano Paolo Zupi, potranno concentrarsi sulle cause scatenanti dello scoppio, cercando di capire se si sia trattato del malfunzionamento di un macchinario sul quale stavano lavorando i due feriti più gravi o se si sia trattato di un errore durante una lavorazione. Intanto, il procuratore capo di Lodi Domenico Chiaro ha preannunciato l’apertura di un fascicolo per incendio colposo e lesioni colpose plurime aggravate. Nel corso della giornata, è ovviamente scattato anche l’allarme ambientale, legato anche al tipo di materiali che stavano bruciando: "Tenete chiuse le finestre", la raccomandazione in mattinata del sindaco di San Giuliano Marco Segala.

Con il passare delle ore, però, la preoccupazione è rientrata: pur precisando che nelle prossime ore un campionatore ad alto potenziale continuerà a monitorare la qualità dell’aria, Arpa ha fatto sapere che non sono emerse criticità.

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