ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

"Ora valorizziamo il Made in Italy". Gli agricoltori non mollano la presa

I trattori al Consorzio Nord-Ovest della Coop a Pieve, l’obiettivo: aprire un dialogo con la grande distribuzione

"Ora valorizziamo il Made in Italy". Gli agricoltori non mollano la presa

"Ora valorizziamo il Made in Italy". Gli agricoltori non mollano la presa

Prosegue la protesta degli agricoltori a Melegnano, uno dei contesti dove, dal Nord al Sud della penisola, il mondo contadino è sceso in piazza per chiedere al Governo italiano e all’Unione europea una revisione delle politiche agricole comunitarie e altri provvedimenti a beneficio del comparto.

Nella giornata di ieri, dopo la preghiera officiata dal cappellano dei carabinieri don Cesare Bedogné, una dozzina di trattori si è staccata dal campo-base di Melegnano, nell’area dell’ex Consorzio agricolo e ha raggiunto il Consorzio Nord-Ovest della Coop, a Pieve Emanuele, con l’obiettivo di aprire un dialogo con la grande distribuzione "per favorire la valorizzazione del Made in Italy, a tutela dei produttori e dei consumatori". Quello di ieri è stato il 14esimo giorno di sit-in permanente organizzato a Melegnano da Riscatto Agricolo, movimento attorno al quale si sono radunate centinaia di agricoltori, dentro e fuori la Lombardia. Una rappresentanza del movimento, in arrivo dai presìdi di Melegnano e Brescia, è stata nei giorni scorsi anche a Sanremo, dove il conduttore dell’omonimo Festival della canzone, Amadeus, durante la diretta televisiva si è fatto portavoce di un comunicato, col quale i manifestanti hanno cercato di spiegare all’opinione pubblica i motivi della protesta.

Nei primi giorni della mobilitazione, partita il 30 gennaio, a Melegnano si sono radunati fino a 300 trattori; numerosi i cortei sulla Binasca e sulla via Emilia, con conseguenti rallentamenti del traffico. Una delegazione di manifestanti è stata anche ricevuta in Regione. Diverse personalità politiche, di vari schieramenti, hanno fatto visita al presìdio degli agricoltori.