Prosegue la protesta degli agricoltori a Melegnano, uno dei contesti dove, dal Nord al Sud della penisola, il mondo contadino è sceso in piazza per chiedere al Governo italiano e all’Unione europea una revisione delle politiche agricole comunitarie e altri provvedimenti a beneficio del comparto.
Nella giornata di ieri, dopo la preghiera officiata dal cappellano dei carabinieri don Cesare Bedogné, una dozzina di trattori si è staccata dal campo-base di Melegnano, nell’area dell’ex Consorzio agricolo e ha raggiunto il Consorzio Nord-Ovest della Coop, a Pieve Emanuele, con l’obiettivo di aprire un dialogo con la grande distribuzione "per favorire la valorizzazione del Made in Italy, a tutela dei produttori e dei consumatori". Quello di ieri è stato il 14esimo giorno di sit-in permanente organizzato a Melegnano da Riscatto Agricolo, movimento attorno al quale si sono radunate centinaia di agricoltori, dentro e fuori la Lombardia. Una rappresentanza del movimento, in arrivo dai presìdi di Melegnano e Brescia, è stata nei giorni scorsi anche a Sanremo, dove il conduttore dell’omonimo Festival della canzone, Amadeus, durante la diretta televisiva si è fatto portavoce di un comunicato, col quale i manifestanti hanno cercato di spiegare all’opinione pubblica i motivi della protesta.
Nei primi giorni della mobilitazione, partita il 30 gennaio, a Melegnano si sono radunati fino a 300 trattori; numerosi i cortei sulla Binasca e sulla via Emilia, con conseguenti rallentamenti del traffico. Una delegazione di manifestanti è stata anche ricevuta in Regione. Diverse personalità politiche, di vari schieramenti, hanno fatto visita al presìdio degli agricoltori.